Alimentazione Snack per bambini: facciamo attenzione anche ai più salutari

I cibi destinati ai più piccoli non contengono la percentuale di frutta e verdura raccomandata dai nutrizionisti.

Gli esperti di salute e nutrizione lanciano un avvertimento per tutti i genitori: gli unici snack veramente salutari per i nostri bambini sono la frutta e la verdura fresca, le noci e la frutta secca, i frullati e le bibite che noi stessi possiamo preparare con prodotti genuini e di stagione. In altre parole, evitiamo il più possibile i prodotti inscatolati, surgelati o preconfezionati.

I ricercatori dell’Università di Glasgow, in Scozia, hanno analizzato una varietà di generi alimentari provenienti da diverse catene di supermercati, scoprendo che tre snack su quattro, destinati al consumo dei bambini e pubblicizzati come contenente una delle 5 porzioni di frutta e verdura al dì raccomandate dai nutrizionisti, in realtà conteneva meno di 80 grammi, l’equivalente cioè dell’apporto approvato.

«La popolazione generale vede la frutta trattata come un’alternativa sana e naturale agli zuccheri aggiunti, ma a causa del disgregamento della sua struttura cellulare, gli effetti sull’organismo, per esempio sul peso corporeo, possono essere altrettanto negativi», ha dichiarato il team di ricerca, dopo aver testato 332 prodotti dei market.

Per quanto riguarda le bevande, circa il 95% di quelle a base di frutta eccedevano i 150 millilitri al giorno raccomandati dai nutrizionisti, mentre questo non succedeva con le porzioni di frutta e verdura fresche. I ricercatori sono convinti che ciò dipenda proprio dall’elevato livello di zuccheri contenuti nei drink venduti nei negozi.

«I cibi preconfezionati destinati al consumo dei più piccoli come parte di una dieta sana e bilanciata non ci convincono dal punto di vista nutrizionale», continua il team. «Dato il continuo aumento del tasso di obesità infantile, il consumo di cibi malsani può avere un impatto molto negativo sulla salute dei bambini anche nel lungo termine».

L’articolo sulla ricerca è stato pubblicato nell’Archives of Disease in Childhood.