Digitale & Lifestyle Social per i teenager: dannosi per il sonno e l’attività fisica

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22.8.2019 - 16:09

Teenage girl lying on the couch looking at cell phone

When: 19 Jul 2016
Credit: Simona Pilolla/Westend61/Cover Images
Teenage girl lying on the couch looking at cell phone When: 19 Jul 2016 Credit: Simona Pilolla/Westend61/Cover Images
Source: Simona Pilolla/Westend61/Cover I

L’uso frequente di piattaforme virtuali come Instagram e Facebook causano problemi sia a livello fisico che psicologico nella delicata fase dell’adolescenza.

L’impatto dei social sulla vita dei teenager è stratosferico. Un nuovo studio condotto da diverse università britanniche ha esplorato l’associazione tra un uso eccessivo dei social network, la qualità del sonno e l’attività motoria degli adolescenti, monitorando un gruppo di studenti dal 2013, all’età di 13-14 anni, fino al 2015, a 15-16 anni.

Secondo i risultati, i social non hanno un effetto diretto sullo sviluppo del cervello, ma possono comunque danneggiare lo sviluppo personale dei giovani a causa di fenomeni come il bullismo e l’impatto negativo su attività fisiche salutari, gli esercizi e i pattern del sonno.

«I nostri risultati indicano che i social, di per sé, non sono nocivi, ma un uso frequente può causare una dannosa alterazione delle attività quotidiane che hanno un impatto positivo sulla salute mentale e fisica di chi le svolge, come dormire e fare esercizi», ha dichiarato professor Russell Viner, dell’istituto Great Ormond Street Institute of Child Health, presso la UCL di Londra. «E nel frattempo possono aumentare l’esposizione delle persone più giovani ad un contenuto nocivo, in particolare quello associato al cyber-bullismo».

I ricercatori hanno considerato come «uso molto frequente» l’apertura di applicazioni di messaggistica istantanea e photo-sharing (come Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e WhatsApp) tre o più volte al giorno. In entrambi i sessi, un uso molto frequente dei social era associato ad un livello di stress psicologico più elevato. Le ragazze erano quelle più colpite dall’impatto di queste piattaforme virtuali.

«Le differenze che abbiamo rilevato tra i due sessi potrebbero semplicemente dipendere dal fatto che le ragazze accedono più frequentemente ai social dei ragazzi», ha aggiunto la co-autrice dello studio Dasha Nicholls, dell’Imperial College London. «Oppure perché le ragazze partono con un livello d’ansia superiore rispetto ai ragazzi».

La ricerca è stata pubblicata per intero nella rivista scientifica The Lancet Child & Adolescent Health.

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