Infusi Tè e tisane: prepariamole con l’acqua filtrata

CoverMedia

25.1.2019 - 16:11

Source: Covermedia

Gli esperti consigliano di non far bollire l’acqua del rubinetto per le nostre infusioni.

Preparare il tè è un rituale sacro per tanti di noi, ma è importante farlo nel modo giusto per gustarci tutte le sue qualità ed ottenere i migliori benefici per la salute.

L’alto contenuto di polifenoli di questa bevanda è difatti in grado di ridurre l’infiammazione, attivare il metabolismo e perfino combattere le cellule del cancro. Rispetto all’acqua del rubinetto, però, quella della bottiglia o quella filtrata contiene circa il doppio degli antiossidanti, e uno in particolare, chiamato epigallocatechina gallato (EGCG).

«L’acqua della bottiglia è in grado di estrarre l’EGCG dal tè in modo più efficiente», ha spiegato professor Robin Dando della Cornell University, negli USA.

Ciò accade perché il calcio e il magnesio sono stati filtrati e dunque eliminati nell’acqua più pura, e anche la concentrazione di ferro è più bassa.

«Se è preparato con acqua più pura, il tè offre dei benefici maggiori per la nostra salute», conferma professor Dando.

In termini di sapore, tuttavia, il team non ha rilevato alcuna differenza significativa nel tipo di acqua impiegata nella preparazione. In particolare per quanto riguarda il tè nero.

«Il consumatore di tè medio non è in grado di avvertire la differenza», assicura la co-autrice dello studio Melanie Franks. «Che sia acqua di rubinetto o acqua di bottiglia, la differenza nel gusto è davvero troppo sottile».

A causa del processo di lavorazione a cui viene sottoposto, il tè nero contiene meno antiossidanti catechine del tè verde.

«Per questa ragione, il tipo di acqua che impieghiamo per fare il tè non è poi così importante per chi consuma questa bevanda ogni giorno».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Nutrients.

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