Digitale & Lifestyle Teenegers che fumano: è colpa della tv

CoverMedia

23.4.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Secondo l’associazione britannica ASH, il vizio del fumo tra i più giovani è in gran parte causato dai film e dalle serie televisive.

Gli attori che fumano sigarette sul set incoraggiano bambini e adolescenti a fare lo stesso nella loro giovane vita. Così riportano la Action on Smoking and Health (ASH) e l’istituto di ricerca inglese Centre for Tobacco and Alcohol Studies, secondo i quali i film nominati all’Oscar di cui fanno parte personaggi che fumano è aumentato dal 60% all’86% negli ultimi 4 anni.

I ricercatori puntano il dito contro il grande schermo così come il piccolo: in reality show come «Love Island», popolarissimo tra i ragazzi, i partecipanti hanno acceso una sigaretta ogni 5 minuti circa solo nel corso dell’ultima edizione (2017). Il brand Lucky Strike è apparso in bella vista ben 17 volte nel corso degli episodi.

«Le autorità che regolano i programmi tv devono fare il possibile per avvisare i genitori di questi rischi, e proteggere i bambini dai danni di questo tipo di esposizione al tabacco», ha dichiarato Deborah Arnott, della ASH.

Tra gli altri film recenti «L’ora più buia» di Joe Wright con protagonista Winston Churchill, notoriamente accanito fumatore, «Lady Bird» e «La forma dell’acqua - The Shape of Water», in cui tanti personaggi fumano di frequente.

Ma alle accuse della ASH risponde il gruppo Forest, in favore del fumo sui set di film e nelle fiction.

«Non ci sono prove significative che fumare in televisione o nel cinema incoraggi i teenager a fare lo stesso», ha ribattuto il team alla Forest. «Questo è un attacco alla libertà artistica».

Secondo George Butterworth, dell’associazione non-profit Cancer Research UK, è vero che la pubblicità ha un ruolo fondamentale nella promozione del fumo.

«Fumare nei media è il principale modo di promuovere il vizio del fumo tra i bambini», assicura Butterworth.

Tra il 2014 e il 2016, circa 127mila giovanissimi hanno fumato per la prima volta; il 60% di loro saranno fumatori regolari.

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