Digitale & Lifestyle Thierry Mugler dirige un balletto per il Bolshoi di Mosca

CoverMedia

24.6.2019 - 13:09

Thierry Mugler at the world premiere of Vivid Grand Show at Friedrichstadt-Palast. Berlin, Germany - 11.10.2018

Featuring: Thierry Mugler
Where: Berlin, Germany
When: 11 Oct 2018
Credit: AEDT/WENN.com
Thierry Mugler at the world premiere of Vivid Grand Show at Friedrichstadt-Palast. Berlin, Germany - 11.10.2018 Featuring: Thierry Mugler Where: Berlin, Germany When: 11 Oct 2018 Credit: AEDT/WENN.com
Source: AEDT/WENN.com

Lo spettacolo di danza verrà presentato in anteprima nel dicembre 2019 a Londra e sarà interpretato da Svetlana Zakharova.

Thierry Mugler sta dirigendo un balletto per il Bolshoi, che verrà presentato in anteprima a Londra.

Il famoso stilista ha lasciato la moda nel 2002, ma di tanto in tanto ha fatto ritorno al fashion business. Come di recente, quando a maggio ha creato l'outfit Per il Met Gala di Kim Kardashian.

Tuttavia, nel corso degli anni il designer si è concentrato su altre passioni, fra cui la danza. La sua ultima sfida è la regia del Balletto al Teatro Bolshoi di Mosca, in Russia, interpretato da Svetlana Zakharova.

«Dirigo un balletto con uno dei più brillanti coreografi di danza contemporanea, Wayne McGregor. Siamo io, Wayne e Svetlana. Dai Tippi, vieni alla premiére di dicembre a Londra», ha dichiarato Thierry Mugler al magazine Interview parlando con con l'attrice di «Uccelli», Tippi Hedren.

Durante la sua adolescenza Muller ha lavorato con il Ballet de l'Opera national du Rhin in France, e l’idea di collaborare con la Zakharova lo elettrizza.

«Sto lavorando con l'épitome della ballerina, la più bella di sempre, Svetlana Zakharova del Balletto del Bolshoi», commenta Thierry.

«La sua bellezza va oltre l’immaginazione. Le sue proporzioni sono esatte e incredibili».

Nel corso degli anni il designer e bodybuilder francese ha radicalmente trasformato il suo aspetto, e spiega che la danza gli ha mostrato che non c'è limite a ciò che puoi fare con il tuo corpo.

«Il balletto mi ha mostrato che non ci sono limiti. Quando fai stretching in modo intenso come faccio io, diventa una sorta di meditazione».

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