Digitale & Lifestyle Traffico e obesità sono legati: più rumore = più peso

CoverMedia

24.9.2020 - 16:08

traffic density on motorway A40, Germany, North Rhine-Westphalia, Ruhr Area, Essen

When: 10 Jan 2014
traffic density on motorway A40, Germany, North Rhine-Westphalia, Ruhr Area, Essen When: 10 Jan 2014
Source: Covermedia

Un nuovo studio rivela l'associazione tra un alto livello di inquinamento acustico e un pericoloso aumento di peso.

Il rumore del traffico può influenzare molto negativamente il nostro peso corporeo.

I ricercatori dell’Università di Oxford e di Leicester hanno scoperto che un’esposizione a lungo termine al rumore del traffico, per esempio quella di chi vive in una strada centrale di città, o vicino ad un’autostrada, è associata ad un aumento di peso. Per l’esattezza ad un incremento dell’indice di massa corporea e della circonferenza della vita.

Lo studio, che ha coinvolto 500mila persone di tre Biobank di dati nel Regno Unito, Norvegia e Olanda, indica che ad ogni 10 decibel di rumore in più corrispondeva un aumento di obesità del 2%.

L’associazione è rimasta prevalente anche quando i ricercatori hanno preso in considerazione altri fattori, come il fumo, l’alcol, l’attività fisica e l’alimentazione.

«È ben noto che il rumore indesiderato può affliggere la qualità della vita e del sonno», ha dichiarato Anna Hansell, una delle autrici della ricerca. «Ma recenti studi dimostrano che il rumore può influenzare anche la salute generale, e altre ricerche lo hanno associato ad infarti e diabete. Il rumore provocato dal traffico può aumentare il livello di stress, e a sua volta questo può causare un aumento di peso, soprattutto nell’area dei fianchi».

Il leader dello studio, dottor Samuel Yutong Cai, ha aggiunto: «L’inquinamento dell’aria è già un rischio ben noto per la salute, ma a questo si aggiunge il rumore del traffico, che è un problema per la salute pubblica altrettanto importante. Come società, dovremmo considerare un modo di riorganizzare le nostre città e le comunità per sostenere la nostra salute e quella dell’intera popolazione».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Environmental Research.

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