Difettoso, ma preziosoUna seconda vita per il mio telefonino
Ines Schumacher, blog sostenibilità
9.10.2018
Una seconda vita per il mio telefonino
Il 27 ottobre si tiene la terza Giornata nazionale della riparazione. In diversi Repair Café svizzeri si possono riparare da soli danni più o meno gravi oppure farsi aiutare da un esperto.
Immagine: Getty Images
Innanzitutto bisogna individuare esattamente il guasto dell’apparecchio...
Immagine: Michael Beckmann
... poi si svita, si salda e si aggiusta.
Immagine: Michael Beckmann
Per gli smartphone rotti Swisscom gestisce nove Repair Center con tecnici certificati, ricambi originali e garanzia del produttore. Riparare anziché buttare fa bene non solo al portafoglio, ma anche all’ambiente.
Immagine: Mike Flam
Con il programma Mobile Aid Swisscom trasforma i vecchi cellulari in donazioni per i bambini in difficoltà.
Immagine: Joris Lugtigheid
Il Repair Café alla Turnhalle di Berna è un appuntamento imperdibile.
Immagine: Michael Beckmann
Addirittura anche le macchine da scrivere elettroniche si meritano una seconda chance.
Immagine: Michael Beckmann
Anche a Lucerna esiste un Repair Café regolare. Al check-in si segnala il problema...
Immagine: Neubad
... poi l’oggetto viene analizzato da uno specialista e se possibile rimesso in sesto.
Immagine: Neubad
I bambini sono i benvenuti: non ci sono limiti di età per diventare riparatori.
Immagine: Michael Beckmann
Una seconda vita per il mio telefonino
Il 27 ottobre si tiene la terza Giornata nazionale della riparazione. In diversi Repair Café svizzeri si possono riparare da soli danni più o meno gravi oppure farsi aiutare da un esperto.
Immagine: Getty Images
Innanzitutto bisogna individuare esattamente il guasto dell’apparecchio...
Immagine: Michael Beckmann
... poi si svita, si salda e si aggiusta.
Immagine: Michael Beckmann
Per gli smartphone rotti Swisscom gestisce nove Repair Center con tecnici certificati, ricambi originali e garanzia del produttore. Riparare anziché buttare fa bene non solo al portafoglio, ma anche all’ambiente.
Immagine: Mike Flam
Con il programma Mobile Aid Swisscom trasforma i vecchi cellulari in donazioni per i bambini in difficoltà.
Immagine: Joris Lugtigheid
Il Repair Café alla Turnhalle di Berna è un appuntamento imperdibile.
Immagine: Michael Beckmann
Addirittura anche le macchine da scrivere elettroniche si meritano una seconda chance.
Immagine: Michael Beckmann
Anche a Lucerna esiste un Repair Café regolare. Al check-in si segnala il problema...
Immagine: Neubad
... poi l’oggetto viene analizzato da uno specialista e se possibile rimesso in sesto.
Immagine: Neubad
I bambini sono i benvenuti: non ci sono limiti di età per diventare riparatori.
Immagine: Michael Beckmann
Riparare anziché buttare, donare anziché dimenticare nel cassetto: con i cellulari inutilizzati si possono fare molte cose – soprattutto del bene.
È stato il mio fedele compagno per tanto tempo, mi ha seguita ovunque, conservando i miei ricordi e tenendomi sempre aggiornato. Adesso ha una crepa, in alto a destra, piuttosto grossa; si vede addirittura l’interno! Il mio amato smartphone si è arreso alla forza travolgente dei miei figli. Me ne serve uno nuovo.
Veramente? Inorridisco all’idea di dover mettere i dati al sicuro, reinstallare tutto e forse perdere qualcosa nella giungla di dati.
Riparare è trendy
È risaputo che gettiamo un sacco di cose e sostituiamo immediatamente un oggetto rotto con uno nuovo, anziché ripararlo. Tuttavia le mie capacità si limitano a rammendare i buchi nelle calze e nei pantaloni. Per tutto il resto mi rivolgo agli specialisti.
Per gli smartphone rotti Swisscom gestisce nove Repair Center con tecnici certificati, ricambi originali e garanzia del produttore. Sembra un’ottima idea. Piena di speranza porto il mio cellulare nel negozio sulla Bubenbergplatz a Berna. Il tecnico esamina il problema con occhio critico. Sospira profondamente. Non si può fare più nulla, dice. Nonostante la custodia protettiva la crepa è così profonda che anche una nuova cornice non servirebbe a nulla. La separazione è quindi inevitabile. Ma che ne faccio ora del vecchio cellulare? Lo butto nella spazzatura? Ovviamente no.
Nuova vita ai vecchi apparecchi
Posso donarlo a Mobile Aid: basta lasciarlo nell’apposito box presente negli Swisscom Shop. Si possono consegnare tutti i cellulari non più utilizzati, sia quelli difettosi che quelli ancora funzionanti. Un’impresa sociale suddivide gli apparecchi e verifica se sono difettosi o se possono essere rivenduti. I cellulari ancora funzionanti, dopo l’accurata cancellazione di tutti i dati personali, finiscono in tutto il loro splendore sul mercato di seconda mano. I telefonini difettosi vengono riciclati in modo ecologico. Il risultato: una doppia sostenibilità – sociale ed ecologica. Il ricavato della vendita e del riciclo è destinato a SOS Villaggio dei Bambini.
Oppure posso vendere l’apparecchio a Swisscom tramite Mobile Bonus. Nonostante il problema, il mio cellulare vale ancora 42 franchi che posso donare oppure ricevere come accredito sulla prossima fattura.
Non dev’essere per forza l’ultimissimo modello
Una seconda vita per il mio cellulare – non nel cassetto, bensì per uno scopo sostenibile. Infatti la maggior parte dell’energia viene consumata nella fase di produzione dello smartphone; inoltre un oggetto così piccolo racchiude ben 60 diverse materie prime. Pensiamo alle montagne di rifiuti elettronici prodotte in nome dell’ultimissimo modello; ha molto più senso quindi utilizzare gli smartphone il più a lungo possibile. Al termine della loro vita questi oggetti di culto hanno senz’altro guadagnato una seconda chance.
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