Salute e benessere Ventilatore a letto? Pessima abitudine

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2.8.2018 - 16:11

Source: Covermedia

Dormire con questo accessorio acceso può peggiorare le condizioni allergiche e causare pelle secca.

Con le temperature elevate anche durante la notte, lasciare il ventilatore acceso mentre dormiamo può sembrare l’unico modo possibile di prendere sonno. Eppure, secondo gli esperti, si tratta di un’abitudine che, a lungo andare, può rivelarsi più problematica che piacevole. Soprattutto per chi soffre di allergie.

L’esperto Mark Reddick, editor di Sleep Advisor, ci spiega il perché.

«L’aria che si muove nella stanza con il ventilatore accesso può sollevare la polvere, che a sua volta arriva alle nostre narici. Se normalmente soffriamo di allergia al polline, asma, e siamo allergici alla polvere, dormire in questo modo può peggiorare la situazione. Inoltre, diamo un’occhiata al nostro ventilatore quand’è spento: se ha accumulato polvere nelle lame, significa che, ogni volta che lo accendiamo, quelle particelle volano per la stanza».

Secondo Reddick, a soffrirne è anche la pelle, che tende a disidratarsi a causa della costante esposizione all’aria.

«Possiamo prevenire il problema applicando regolarmente una crema idratante, però se la nostra pelle è eccessivamente secca, è bene usare il ventilatore con più cautela, altrimenti il problema peggiorerà», ha continuato lo specialista. «Un’altra cosa da tenere in considerazione è che alcune persone dormono con gli occhi parzialmente aperti. Sembra strano, ma può succedere! E anche in questo caso, l’aria emanata dal ventilatore contribuirà a disidratare gli occhi, causando irritazioni potenzialmente gravi. E per chi lascia le lenti a contatto anche per dormire può essere persino peggio. Altre persone, invece, dormono con la bocca aperta, e questo eccessivo getto d’aria può potenzialmente causare disidratazione anche nel cavo orale e nella gola».

Altri effetti collaterali possono essere irritazione delle vie nasali, tensione e mal di testa. Facciamo attenzione anche ai dolori muscolari al risveglio, spesso causati dai piccoli crampi provocati dall’aria fredda.

La soluzione? Investiamo in un ventilatore a lame ruotanti (piuttosto che uno che emette aria fredda) e con un timer, in modo da programmarne l’uso notturno in modo che si spenga durante il sonno.

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