Digitale & Lifestyle Virgil Abloh: «Non mi sento sempre e “solo” un designer»

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2.8.2018 - 13:10

Source: Covermedia

Il direttore creativo di Louis Vuitton cerca di essere il più efficiente possibile e spesso progetta collezioni anche durante le riunioni di lavoro.

Virgil Abloh non si considera «solo» uno stilista.

Il 37enne ghanese-americano è salito alla ribalta sin dal lancio del suo marchio streetwear Off-White nel 2013, e a marzo 2018 è stato annunciato come successore di Kim Jones nella divisione maschile di Louis Vuitton: presentando la sua prima linea per l'etichetta di lusso francese alla Paris Fashion Week di giugno.

Abloh ora detiene uno dei ruoli più ambiti nel settore, ma con un solido background nello studio dell'ingegneria civile e dell’architettura, il nativo dell’Illinois spesso stenta a credere di essere diventato un couturier.

«Ho sempre pensato che un designer avesse caratteristiche del tutto diverse dalle mie», ha dichiarato Virgil Abloh a WWD.

«Fino a ieri nemmeno avrei preso in considerazione l’ipotesi di definirmi stilista. Oggi, forse è un titolo che potrei anche accettare: ma al 98 per cento».

Nel corso degli anni, Virgil ha intrapreso numerose collaborazioni, fra cui quella di direttore artistico per Kanye West, la realizzazione della capsule Off-White x Nike, la partnership con Warby Parker e quella con Ikea.

Per svolgere al meglio il proprio lavoro, lo stilista diventa spesso multitasking e super-efficiente, producendo collezioni a mente già nelle riunioni introduttive.

«I design per Ikea? Li avevo già pensati durante le prime riunioni introduttive. Così mi sono portato avanti di tre mesi».

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