(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Se siamo fan di un brand piuttosto che di un altro, meglio trovare un partner che condivida la stessa preferenza. In un nuovo studio intitolato «Coke vs. Pepsi: Brand Compatibility, Relationship Power, and Life Satisfaction», i ricercatori della Fuqua School of Business presso la Duke University, nella Carolina del Nord, hanno analizzato la compatibilità delle coppie e il loro livello di soddisfazione generale rispetto alla condivisione – o alla mancata condivisione – dei marchi.
«Le persone credono di essere affini perché provengono da un contesto simile, perché hanno la stessa religione o hanno ricevuto la stessa educazione», spiega il professor Gavan Fitzsimons. «Ma abbiamo scoperto che questi fattori non giustificano il livello di felicità nella vita di tutti i giorni tanto quanto la condivisa passione dei partner per gli stessi brand».
Pare che la principale ragione per cui questo genere di compatibilità possieda un ruolo cruciale nelle unioni sentimentali sia data dall’elemento potere.
«Se siamo in una situazione di potere più bassa all’interno della relazione e abbiamo gusti diversi da quelli del partner, probabilmente saremo costretti a consumare in tutte le circostanze il brand preferito dal partner», spiega la ricercatrice Danielle Brick.
«Questo potrebbe gradualmente portare ad un sentimento di frustrazione. La maggior pare delle coppie non si separa a causa di un’incompatibilità di brand, ma si tratta comunque di un fattore che porta il partner a diventare sempre più infelice».
Durante l’esperimento i ricercatori hanno preso in considerazione diversi brand di cola, cioccolato, birra e automobili, monitorando le coppie per circa due anni.
«L’effetto è tangibile, e lo abbiamo riscontrato più e più volte», ha continuato Fitzsimons, offrendo un consiglio a tutti i single in cerca di un partner.
«Le persone che vogliono trovare l’amore dovrebbero includere questo genere di preferenze nei siti di dating».
Lo studio è stato pubblicato nella rivista scientifica Journal of Consumer Research.
Cover Media
Tornare alla home page