Infanzia e abusi Abusi su minori: Cassis inaugura mostra foto a Strasburgo

pv, ats

10.10.2022 - 14:27

Volti di vittime da tutta l'Europa esposti alla sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo.
Volti di vittime da tutta l'Europa esposti alla sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo.
Keystone

Rompere il silenzio e rendere giustizia a chi ha sofferto: è l'obiettivo della mostra fotografica sulle vittime di abusi di tutta Europa apertasi oggi a Strasburgo presso la sede del Consiglio d'Europa in presenza di Ignazio Cassis.

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«Shame – European Stories» ha preso il via ufficialmente al Palace d'Europa: è patrocinata dal Consiglio d'Europa e dalla Fondazione Guido Fluri. Si tratta di un'esposizione itinerante già presentata lo scorso maggio a Venezia nell'ambito della Biennale, che accompagnerà una campagna di sensibilizzazione contro gli abusi nei singoli Paesi e sarà ripresentata nei prossimi mesi nelle principali città europee.

All'inaugurazione ufficiale oltre al presidente della Confederazione Ignazio Cassis hanno partecipato anche la segretaria generale del Consiglio d'Europa Marija Pejcinovic Buric e il presidente dell'assemblea parlamentare (PACE) Tiny Kox, come pure il presidente della delegazione svizzera alla PACE, il consigliere nazionale Damien Cottier e lo stesso Guido Fluri.

Parallelismi

Dall'Italia alla Svezia, dalla Romania al Portogallo: ritratti e video-interviste di decine e decine di vittime di abusi sui minori sono stati raccolti in tutta Europa dal fotogiornalista Simone Padovani. «Le persone colpite provengono dai paesi più diversi d'Europa. Le loro storie di vita sono differenti, eppure riconosciamo dei parallelismi», ha sottolineato il fotografo nel corso dell'inaugurazione della mostra.

Marija Pejcinovic Buric, in un'introduzione al catalogo della mostra, ha sottolineato che «la violenza sessuale contro i bambini non solo è ripugnante, ma è anche fonte di danni profondi e duraturi. Accade in ogni Paese, a bambini di ogni provenienza, e può avvenire una sola volta o ripetutamente, ovunque, a casa o a scuola o nel club sportivo locale. Molti di questi bambini soffrono in silenzio, temendo le conseguenze di dire la verità su ciò che gli sta accadendo o di non essere creduti». Per questo motivo, ha aggiunto «sono lieta che il Consiglio d'Europa abbia potuto ospitare la mostra presso la nostra sede di Strasburgo e spero che essa serva da stimolo per ulteriori azioni».

Protezione

Damien Cottier, pure lui citato nel volume fotografico, ha ribadito l'importanza di riabilitare e proteggere. «Riconoscere lo statuto di vittima per sostenerla, dare a ogni giovane esposto all'abuso i mezzi per cercare protezione anziché rimanere in silenzio, rafforzare il quadro giuridico e le misure sociali a tal fine e condividere maggiormente l'approccio preventivo sono obiettivi condivisi dal Consiglio d'Europa».

Anch'egli presente all'evento, Guido Fluri ha affermato che «quando i gruppi di vittime di tutta Europa si sono rivolti alla nostra fondazione con l'obiettivo di creare una rete e avviare un'iniziativa europea, analogamente a quanto fatto in passato in Svizzera, abbiamo capito che dovevamo sostenere questo progetto. La maggior parte delle vittime sono ormai vecchie e fragili. Hanno il diritto di assistere, ancora in vita, al riconoscimento e a una riparazione delle ingiustizie in tutta Europa».

Diritti dei bambini

Il progetto è nato nel settembre 2021 in occasione di un simposio a Berna: rappresentanti di 17 paesi hanno gettato le basi di «Justice-Initiative», un'azione a livello europeo. Una mozione con le richieste degli iniziativisti è stata consegnata in autunno al Consiglio d'Europa dal consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez (PS/JU), allora presidente della delegazione svizzera a Strasburgo.

La mozione avanza chiare richieste: il Consiglio d'Europa e gli Stati membri devono garantire un'indagine scientifica indipendente sulle violazioni dei diritti dei bambini nei singoli Paesi. Devono inoltre procedere al riconoscimento ufficiale dei bambini che hanno subito qualsiasi tipo di violenza sessuale, fisica e psicologica. Sono pure esortati a garantire che le vittime ricevano una forma di riparazione e assicurare che le attuali legislazioni degli Stati membri si concentrino sulla protezione di tutti i bambini.

Il testo è ora all'esame, ma condividendo in linea di principio gli argomenti portati avanti, il Consiglio d'Europa ha già fin d'ora concesso il patrocinio all'esposizione fotografica che accompagna la campagna.