Taglio occupazionale all'aeroporto di Ginevra, che come tutto il settore dell'aviazione è stato duramente toccato dalla crisi innescata dal coronavirus: nel 2021 l'organico sarà ridotto di 56 posti rispetto all'anno in corso.
In un comunicato odierno la società di gestione Genève Aéroport ricorda che la ripresa del traffico aereo durante l'estate è stata solo di breve durata: nel corrente mese di settembre il numero dei passeggeri risulta in calo del 75% rispetto allo stesso mese del 2019. Sull'arco dell'intero anno l'arretramento dovrebbe essere del 60%.
Questa flessione senza precedenti si tradurrà in una perdita di almeno 100 milioni di franchi nell'esercizio in corso, affermano i vertici dell'impresa. Per far fronte alla situazione si agirà sui costi, fra l'altro appunto cancellando impieghi. L'azienda punta sul mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato, sull'anticipazione dei pensionamenti e sulle partenze naturali.
Questi interventi, insieme ad altri misure, permetteranno di diminuire del 10% la massa salariale, risparmiando 14 milioni di franchi. Verranno comunque ridotte anche altre spese e 110 progetti sono stati congelati, cosa che farà calare di 71 milioni gli investimenti fra il 2020 e il 2021.
In tal modo si potrà forse evitare un licenziamento collettivo, opzione che comunque rimane sul tavolo. «Se lo sviluppo del traffico si rivelasse meno favorevole del previsto, sarebbero necessari ulteriori risparmi, che avrebbero inevitabilmente un impatto sulla maestranze», si legge nel comunicato.
Tornare alla home page