Brasile Bolsonaro rompe il silenzio

SDA

1.11.2022 - 21:00

Jair Bolsonaro ha preso martedì per la prima volta la parola dalla sua sconfitta elettorale.
Jair Bolsonaro ha preso martedì per la prima volta la parola dalla sua sconfitta elettorale.
Keystone

Il presidente uscente, Jair Bolsonaro, rompe il silenzio dopo la sconfitta elettorale ma non concede la vittoria al suo suo avversario, l'ex sindacalista Luiz Inacio Lula da Silva, consacrato dal voto di domenica al terzo mandato alla testa del Brasile.

«Continuerò a seguire la Costituzione», ha affermato Bolsonaro. «Il nostro sogno continua, più vivo che mai», ha detto esprimendosi in una conferenza stampa dal Palacio do Planalto a Brasilia, parlando per la prima volta del risultato elettorale quasi 48 ore dopo la chiusura delle urne che hanno dato la vittoria a Luiz Inacio Lula da Silva.

«Siamo per l'ordine e il progresso. Sono stato sempre etichettato come antidemocratico pur muovendomi dentro la Costituzione», ha aggiunto il leader di destra, sottolineando che «continuerà ad obbedire alla Costituzione» ma senza precisare se riconosce la sconfitta e senza rendere note le sue prossime mosse.

Jair Bolsonaro ha ringraziato «i 52 milioni di elettori che mi hanno votato il 30 ottobre» e parlando dei blocchi stradali ha spiegato che scaturiscono da «un sentimento di indignazione e di ingiustizia per il processo elettorale. Le manifestazioni pacifiche saranno sempre le benvenute ma i nostri metodi non possono essere quelli della sinistra», ha aggiunto.

Autorizzata la transizione

Il governo brasiliano ha accettato di iniziare la transizione con il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva.  Il ministro Ciro Nogueira, capo dello staff di Jair Bolsonaro, ha annunciato che il presidente ha autorizzato «di iniziare la transizione». Noguera ha parlato dopo il discorso di Bolsonaro di meno di tre minuti.

Il processo di transizione «sarà iniziato nel rispetto della legge», ha aggiunto Nogueira, precisando di essere stato autorizzato a rilasciare la dichiarazione dal capo dello Stato. La transizione, ha precisato, comincerà giovedì, quando Lula formalizzerà il nome del suo vicepresidente, Geraldo Alckmin.

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