Governo CF: basta mascherina e certificato da domani

mc, ats

16.2.2022 - 14:01

Da domani via maschera e certificato Covid
Da domani via maschera e certificato Covid
Keystone

Da domani niente più mascherina e certificato Covid per accedere a negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni.

mc, ats

Il Consiglio federale ha revocato oggi la maggior parte delle misure di protezione, ad eccezione dell'isolamento delle persone risultate positive e dell'uso obbligatorio di mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie; tali provvedimenti rimarranno in vigore fino a fine marzo.

La situazione epidemiologica è in continuo miglioramento e, grazie all'elevato grado di immunità nella popolazione, è improbabile che il sistema sanitario sia sovraccaricato nonostante il virus continui a circolare, precisa un comunicato.

Via certificato e mascherina

Da domani sarà quindi abolito l'obbligo di certificato per l'accesso a ristoranti, cinema, teatri, eventi e altre strutture. Non si dovrà più indossare una mascherina nei negozi, nei locali pubblici, nelle imprese e nelle strutture aperte al pubblico. Decadono pure l'obbligo di richiedere un permesso per grandi eventi e le restrizioni per le riunioni private.

Cancellata anche la raccomandazione del telelavoro. Saranno quindi le imprese a decidere se continuare a far lavorare i dipendenti da casa e imporre l'uso della mascherina nei loro locali visto che per legge sono tenute ad adottare le precauzioni necessarie per proteggere i lavoratori. Rimarranno in vigore fino a fine marzo invece le disposizioni per tutelare i dipendenti particolarmente a rischio.

Revocate indennità perdita di guadagno

Con la revoca delle misure di protezione viene meno anche la necessità della maggior parte delle misure di sostegno economico, precisa il comunicato. Da domani quindi non sarà più possibile richiedere indennità per la perdita di guadagno in seguito alla chiusura o alla limitazione dell'attività lucrativa.

Fino a fine marzo potranno chiede un indennizzo le persone che devono interrompere il lavoro perché particolarmente vulnerabili, mentre chi opera nel settore degli eventi e deve limitare l'attività a causa delle misure potrà inoltrare richiesta fino al 30 giugno. «La rapida abolizione delle misure dovrebbe portare a una riduzione delle spese di diverse centinaia di milioni di franchi rispetto agli importi accantonati», precisa il governo.

Isolamento e maschere in ospedali e mezzi pubblici

Solo due misure dell'Ordinanza sui provvedimenti per combattere l'epidemia di COVID-19 nella situazione particolare rimarranno in vigore fino al massimo a fine marzo: l'isolamento dei positivi per cinque giorni e l'obbligo di mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie (i residenti delle case di riposo e di cura sono esentati). I cantoni sono comunque liberi di imporre misure più severe o di esentare dall'obbligo della maschera.

La Confederazione continuerà a finanziare i test nelle strutture sanitarie e nelle aziende che garantiscono l'infrastruttura critica per impedire penurie di personale. Per le scuole i costi saranno coperti fino alla fine di marzo, poiché la circolazione del virus fra i più giovani è ancora molto alta.

I test individuali continueranno ad essere gratuiti per chi presenta sintomi o ha avuto contatti stretti con persone positive. Sarà garantito anche il finanziamento di nuovi farmaci per pazienti a rischio di un decorso grave della malattia.

Task Force sciolta a fine marzo

Le misure sanitarie per l'ingresso in Svizzera saranno totalmente abolite. Inoltre non saranno più rilasciati i cosiddetti certificati Swiss Covid, introdotti dall'autunno 2021, ma solo certificati Covid riconosciuti dall'UE.

Il mandato della Task Force, che ha fornito gratuitamente consulenza dalla primavera del 2020, si concluderà alla fine di marzo. I singoli membri continueranno comunque ad essere a disposizione del Consiglio federale e dell'Amministrazione federale.