Banche CPI: naufragio Credit Suisse; critiche a FINMA, ma evitata crisi

mp, ats

20.12.2024 - 10:31

L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è stata sotto la lente della Commissione parlamentare d'inchiesta.
L'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è stata sotto la lente della Commissione parlamentare d'inchiesta.
Keystone

La Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) incaricata di far luce sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, critica la parziale inefficacia delle attività di vigilanza della FINMA. A suo avviso, le autorità hanno però evitato una crisi più globale.

Keystone-SDA, mp, ats

In una nota odierna, la CPI sottolinea che all'origine della crisi c'è stata «la cattiva gestione di Credit Suisse per molti anni» da parte dei suoi vertici. La Commissione parlamentare d'inchiesta non ha invece individuato alcun comportamento scorretto delle autorità politiche, che avrebbe causato il naufragio di Credit Suisse nel marzo 2023, ma delle carenze a tutti i livelli.

Deplora in particolare gli alleggerimenti in materia di fondi propri accordati dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). La CPI critica anche il fatto che la legislazione relativa alle banche «too big to fail» (troppo grandi per fallire) sia stata sviluppata in modo esitante e che la circolazione di informazioni tra le autorità non sia sempre stata sufficiente.

Per questi motivi, la CPI chiede miglioramenti e propone, in particolare, di inserire la regolamentazione «too big to fail» all'interno di un quadro internazionale, adottando disposizioni più efficaci applicabili alle banche di rilevanza sistemica. Secondo la CPI, occorre pure chiarire le regole per la cooperazione tra le autorità responsabili della stabilità finanziaria in Svizzera.