Scoperte scientificheDocile o aggressivo? Scoperti nelle volpi i geni della "domesticazione"
AFP
17.8.2018
"Se vuoi un amico, addomesticami" dice la volpe. Cosa bisogna fare? Risponde il Piccolo principe. Un esperimento sulle volpi iniziato 60 anni fa allo scopo di comprendere meglio il processo di addomesticamento ha portato alla scoperta dei geni legati all'aggressività o alla domesticazione.
"Abbiamo dimostrato che uno specifico gene" – conosciuto con il nome di SorCS1 - "influenza il comportamento, rendendo le volpi più docili", spiega all'AFP Anna Kukekova dell'Università dell'Illinois, coautrice dello studio pubblicato recentemente sulla rivista Nature Ecology & Evolution.
La storia ha avuto inizio nel 1959 quando il biologo russo Dmitri Belyaev decide di testare la sua teoria sul processo di trasformazione del lupo selvatico in un docile cane. Secondo lui la genetica gioca un ruolo più importante della socializzazione appresa a contatto con l'uomo.
Stabilitosi temporaneamente presso un allevamento in Russia, avvia il proprio esperimento scegliendo in un gruppo di volpi rosse (dette anche volpi comuni) gli esemplari meno aggressivi nei confronti dell'uomo. Questa selezione è stata ripetuta anche in seguito, ad ogni nuova generazione, per circa 60 anni.
"Dalla decima generazione, alcuni cuccioli scodinzolavano come cani in presenza dell'uomo, anche quando non c'era del cibo in ballo", spiega Anna Kukekova. "Erano semplicemente felici di vedere degli esseri umani".
Oggi le 500 coppie del gruppo sottoposto all'esperimento sono perfettamente a proprio agio in presenza dell'uomo, anche se non sono addomesticate bene come i cani.
Parallelamente i ricercatori hanno selezionato, con la stessa metodologia, un gruppo di volpi "aggressive" e un gruppo di controllo (composto da volpi scelte casualmente).
Servendosi dei progressi degli ultimi anni in materia di sequenziamento, Anna Kukekova e la sua équipe hanno decifrato il genoma di 10 volpi di ciascuno dei tre gruppi.
Risultato: i ricercatori hanno identificato 103 zone genetiche coinvolte.
E più in particolare il gene SorCS1: più del 60% degli animali "addomesticati" – compresi quelli del gruppo di controllo – condividono la stessa variante del gene SorCS1. Una variante totalmente assente nelle volpi aggressive.
Secondo lo studio, alcune delle zone genetiche identificate nelle volpi corrispondono, nell'uomo, all'autismo e ai disturbi bipolari o ancora alla sindrome di William-Beuren, una rara malattia genetica caratterizzata in particolare dall'ipersocialità.
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