Spettacolo Donald Trump difende la sua First Lady dalle critiche

Darlene Superville, AP

18.12.2017

Negli Stati Uniti le First Lady sono costantemente sotto esame e devono spesso affrontare molte critiche. Il più delle volte, i rispettivi mariti corrono in loro aiuto e Donald Trump non fa eccezione alla regola.

Quando era presidente, Bill Clinton minacciò di prendere a pugni un cronista che aveva dato della bugiarda a sua moglie Hillary Clinton. Quanto a Ronald Reagan, si indignò notevolmente per i rimproveri mossi contro sua moglie Nancy e George H.W. Bush non esitò a prendere le difese di sua moglie Barbara: negli Stati Uniti, è ormai da tempo buona norma che un presidente difenda la propria consorte. E Donald Trump non fa eccezione alla regola.

Poco tempo fa Donald Trump ha attaccato la rivista «Vanity Fair», che aveva dichiarato in base ad una fonte anonima che Melania Trump non avrebbe voluto «in nessun caso» diventare First Lady e che non si aspettava che il marito vincesse le elezioni. La rivista ha anche scritto che lo stesso Donald Trump non si aspettava di essere eletto presidente.

Il presidente, noto per le sue reazioni immediate, ha preso le difese della moglie – appena poche ore dopo che quest'ultima aveva terminato di apporre le ultime decorazioni natalizie.

«Melania, una First Lady fantastica e laboriosa»

«Melania, una First Lady fantastica e laboriosa, che ama davvero ciò che fa e ha sempre pensato: "Se ti candiderai, vincerai"», ha dichiarato Donald Trump con un tweet. «Diceva a tutti: "vincerà, non c'è dubbio." Io stesso me lo sentivo che avrei vinto (altrimenti non mi sarei candidato) – e il paese va alla grande!»

Non è la prima volta che Donald Trump ritiene di dover prendere le difese della moglie. In occasione di un'intervista televisiva rilasciata in ottobre, si era indignato per gli attacchi subiti da Melania, che aveva fatto visita ai terremotati in Texas indossando i tacchi alti. Fin dalla pubblicazione delle prime immagini della partenza, le critiche sui social network avevano cominciato a fioccare senza sosta.  Cosicché, durante il volo, la signora Trump aveva sostituito le sue decolleté con un paio di sneakers bianche.

Donald Trump prende le difese di sua moglie Melania. 
Donald Trump prende le difese di sua moglie Melania. 
Keystone

Melania conosceva soltanto passerelle e red carpet

«Ha ricevuto orribili insulti», si era indignato Donald Trump in un'intervista rilasciata a Mike Huckabee, ex governatore dell'Arkansas, sull'emittente televisiva Trinity Broadcasting Network. «Per rispetto nei confronti della Casa Bianca, Melania voleva fare bella figura. Si era quindi vestita bene e aveva indossato tacchi alti per la partenza.» Donald Trump precisa che sua moglie agisce a titolo privato e che «non merita» simili critiche. «Ama aiutare la gente. Sa bene quanto è importante.»

La professoressa di storia Katherine Jellison, dell'Università dell'Ohio, che è una grande esperta di First Lady, insiste sul fatto che, a differenza delle mogli di altri presidenti già pratiche del mondo della politica, Melania Trump, prima del suo ingresso alla Casa Bianca, conosceva soltanto passerelle, red carpet e maternità.

Tuttavia la First Lady non è il tipo di donna che si lascia scavalcare. Poco tempo fa, Ivana Trump, ex moglie di Donald Trump, si era proclamata First Lady durante la promozione del suo libro di memorie, precisando che parla con il presidente ogni due settimane e che può vantare un accesso diretto alla Casa Bianca. «Ivana Trump voleva soltanto attirare l'attenzione e far parlare di sé», ha dichiarato, con tono sprezzante, Stephanie Grisham, portavoce di Melania Trump.

I presidenti sono anche mariti

I presidenti sono anche dei mariti e spesso reagiscono in quanto tali quando alle loro moglie vengono mosse critiche ingiustificate. Nel 1981, durante una conferenza stampa, Ronald Reagan s'indignò per i rimproveri mossi contro sua moglie, per aver comprato delle nuove porcellane per la Casa Bianca proprio mentre il Governo decideva di ridurre le sovvenzioni per le mense scolastiche.

All'epoca Ronald Reagan dichiarò che erano trent'anni che la Casa Bianca non disponeva più di un servizio di porcellana completo e che in occasione di grandi cene ufficiali, si era costretti ad utilizzare pezzi provenienti da diversi servizi. Nancy Reagan aveva acquistato un servizio Lenox da 19 pezzi per 220 persone al prezzo di 209'000 dollari (176'000 euro di oggi). Secondo il presidente Reagan, si trattava di un dono privato senza alcun costo per i contribuenti.

Quanto a George H.W. Bush, questi prese le difese di sua moglie, in quanto consorte e madre, quando nel 1990 il fatto che fosse stata invitata al Wellesley College in qualità di conferenziere aveva suscitato l'indignazione delle studentesse dell'istituto femminile: la First Lady aveva, infatti, lasciato quella stessa università dopo appena due anni per sposarsi.

In occasione di una conferenza stampa, il presidente Bush aveva dichiarato, scherzando, di non avere nulla contro i rimproveri mossi dalle studentesse che accusavano sua moglie di dovere il proprio successo unicamente al suo matrimonio fortunato. «Queste giovani donne potrebbero imparare molto da Barbara Bush, dal suo disinteresse e dal suo impegno per l'istruzione. È un'ottima madre e ha tante altre qualità.»

Nel 1996, Bill Clinton reagì in maniera ancora più violenta alle accuse del cronista William Safire del New York Times, che aveva definito sua moglie una «bugiarda congenita». All'epoca, lo scandalo del Whitewater, sommato ad alcuni investimenti immobiliari fatti dai Clinton in Arkansas, così come il ruolo giocato da Hillary Clinton nell'organizzazione dei licenziamenti di diversi impiegati dell'agenzia di viaggio della Casa Bianca costituivano le notizie più calde del momento. Mike McCurry, all'epoca portavoce della Casa Bianca, aveva dichiarato: se non fosse stato il presidente, Bill Clinton avrebbe «risposto in maniera ancora più energica al signor Safire».

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