Il sindaco di Berna «Dovremmo noleggiare i nostri cellulari anziché acquistarli»

Res Witschi, Blog Sostenibilità

17.1.2018

Il sindaco di Berna Alec von Graffenried vuole trasformare la sua città natale in una smart city.
Il sindaco di Berna Alec von Graffenried vuole trasformare la sua città natale in una smart city.
Keystone/Alessandro della Valle

Il sindaco di Berna Alec von Graffenried, ecologista, auspica un approccio più positivo verso gli sviluppi della digitalizzazione nella nostra vita e ritiene che i cellulari dovrebbero essere noleggiati anziché acquistati.

Bluewin: signor von Graffenried, cosa lega lo sviluppo urbano alla digitalizzazione?

Se vogliamo davvero applicare nella nostra vita il concetto di sostenibilità ci serve la necessaria tecnologia. Per poter utilizzare in modo efficiente risorse quali l’energia, dobbiamo gestirle con l’aiuto di strumenti smart. Concetti appartenenti al passato quali «maggiore risparmio» o «ridurre sempre più» non possono rappresentare la soluzione: alla fine vogliamo svilupparci e ritrovare l’equilibrio su un nuovo livello.

Secondo lei quali sfide politiche possono essere affrontate meglio grazie alla digitalizzazione?

La digitalizzazione può portare miglioramenti in tutti i settori, ad esempio nella comunicazione: grazie ai tool di traduzione nel medio termine il plurilinguismo non sarà più un problema. Nessuno avrebbe mai immaginato l’enorme salto tecnologico compiuto negli ultimi 20 anni. Questo sviluppo sta proseguendo e genera anche dei timori, ad esempio per le conseguenze che la tecnologia potrebbe avere sul proprio posto di lavoro. Ma l’abbiamo già vissuto in passato: le paure sono fuori luogo, dovremmo piuttosto essere curiosi e aperti verso tutte le possibilità che ci attendono. Nel contempo occorre evitare che una parte della società sia abbandonata a se stessa. Possiamo sfruttare al meglio le opportunità della digitalizzazione se tutti percorriamo insieme questo cammino, beneficiandone tutti, senza che vi siano degli esclusi.

«Sarebbe importante che gli obiettivi comuni verso la sostenibilità fossero maggiormente vincolanti, e anche un po’ più coraggiosi.»

Politica ed economia si ostacolano a vicenda nello sviluppo urbano?

Per quanto mi riguarda no, anche se talvolta per l’economia i tempi della politica sono troppo lenti (ride). Ma per me non si tratta di reali conflitti sugli obiettivi o al massimo si tratta di fenomeni temporanei. Sarebbe importante che gli obiettivi comuni verso la sostenibilità fossero maggiormente vincolanti, e anche un po’ più coraggiosi. Ma si tratta di processi di negoziazione politica che per qualcuno possono andare troppo per le lunghe. È un aspetto che caratterizza la Svizzera.

Da quest’anno Alec von Graffenried della Grüne Freie Liste è sindaco di Berna.
Da quest’anno Alec von Graffenried della Grüne Freie Liste è sindaco di Berna.
Keystone/Alessandro della Valle

Attualmente la città di Berna sta attuando o ha in programma progetti Smart City concreti?

Certamente, ce ne sono molti! Ad esempio stiamo ottimizzando l’illuminazione stradale e grazie a una migliore gestione e nuovi dispositivi luminosi risparmiamo già il 50% di elettricità, a fronte di un migliore rendimento. Inoltre nella nostra grande centrale di co-generazione bruciamo rifiuti, producendo nel contempo calore ed elettricità in funzione del fabbisogno. Nel settore della mobilità smart vogliamo indurre gli utenti a scegliere il mezzo di trasporto più adeguato a seconda della situazione. Sinora le città svizzere hanno investito molto nell’infrastruttura dei trasporti pubblici, trascurando tuttavia il traffico lento – o per meglio dire – la mobilità dolce. Su questo aspetto le città tedesche, olandesi e danesi sono più avanti di noi e dispongono di una buona infrastruttura per le biciclette, che tra l’altro risulta anche più conveniente. Tutte le città svizzere devono recuperare terreno in questo senso; naturalmente gioca un ruolo determinante anche la topografia che tuttavia non rappresenta più un problema grazie alle bici elettriche.

Qual è la prima misura che adotterebbe in una smart city e quale utilizzerebbe per prima?

Per le città è estremamente importante un sistema di trasporto smart ed efficiente, a basse emissioni. Attualmente in questo ambito manca un sistema di noleggio di biciclette, come quello che abbiamo previsto a Berna. Una soluzione di questo tipo porterebbe sempre più persona a rinunciare a una bicicletta di proprietà e ad affidarsi ai servizi del noleggio bici che comprendono anche la manutenzione. È quello che vorrei facesse anche Swisscom con i cellulari. Quello che spendiamo attualmente per gli smartphone dei nostri figli è una mostruosità (ride). I giovani investono tutte le loro mance nella riparazione dei display dei cellulari. E pensare che in passato le PTT noleggiavano i telefoni!

«Per le città è estremamente importante un sistema di trasporto smart ed efficiente, a basse emissioni.»

Come fare per coinvolgere ed entusiasmare i cittadini di Berna in un simile processo di cambiamento?

Credo che l’entusiasmo sia già presente e forse è solamente frenato da alcuni timori; cercare di smorzare queste paure tra i cittadini fa parte dei miei compiti. È un dato di fatto: al giorno d’oggi stiamo bene, meglio di venti o cinquanta anni fa. Ciò significa che la digitalizzazione ha permesso di raggiungere molti risultati e finora non ha provocato conseguenze negative. È ormai chiaro che in una seconda fase del suo sviluppo la digitalizzazione contribuirà al benessere e alla felicità delle persone. Auspico che la popolazione affronti come me la digitalizzazione con curiosità, capisca le nuove possibilità che racchiude e non si fossilizzi sui rischi e sulle paure.

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