La frana del Pizzo Cengalo non era prevedibile e non c'è alcun responsabile penale per la morte degli otto escursionisti travolti nell'agosto del 2017 in Val Bondasca quando dalla montagna si staccarono tre milioni di metri cubi di roccia.
Lo ha stabilito il Tribunale cantonale grigionese respingendo il ricorso dei famigliari delle vittime svizzere, austriache e tedesche contro il decreto di abbandono emesso lo scorso anno dalla procura pubblica retica. Procura che non aveva ravvisato alcuna negligenza da parte delle autorità. La sentenza non è ancora definitiva e probabilmente sarà impugnata di fronte al Tribunale federale di Losanna.
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