Meteorologia Gelate tardive rischiano di danneggiare le colture

daoe, ats

21.4.2024 - 15:01

Temperature sotto lo zero anche in pianura, questo fine settimana, in diverse località della Svizzera.
Temperature sotto lo zero anche in pianura, questo fine settimana, in diverse località della Svizzera.
Keystone

Aumenta il rischio di danni alle colture frutticole e ai vigneti causati da gelate tardive al suolo. I meteorologi mettono in guardia dalle temperature basse dei prossimi giorni e consigliano di proteggere fragole e viti.

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Uno degli inverni più «caldi» mai registrati e la primavera eccezionalmente mite stanno avendo un impatto sulla natura. Come spesso è accaduto negli ultimi anni, la flora si risveglia troppo presto e attualmente è in anticipo di due o quattro settimane rispetto al resto dell'anno, si legge sul sito internet del servizio meteorologico Meteonews.

Questo fenomeno, aggiungono gli esperti, aumenta il rischio di gelate tardive che causano gravi danni alle colture a terra, come ad esempio le fragole in fiore, che al momento sono particolarmente vulnerabili e devono assolutamente essere protette con un telo o una serra a tunnel, spiegano gli esperti.

Pure le viti sono a rischio quando le temperature calano anche solo leggermente sotto lo zero. In Svizzera, su molti alberi da frutto a bassa quota si stanno già formando i piccoli frutti, soprattutto albicocche, pesche, prugne, pere e ciliegie, sottolinea Meteonews.

Ancora neve

Nelle ultime 48 ore si sono registrate ancora precipitazioni copiose. Sul Rigi, a 1'650 metri di altitudine, la neve ha raggiunto il mezzo metro e, per oggi, stando a quanto scrive Meteonews su X sono previste altre fioccate. Secondo il servizio meteorologico della SRF, il limite delle nevicate si attesta sui 500 metri ma ci si attende possibili fiocchi anche in pianura.

Stando al bollettino emesso dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), l'attuale situazione meteorologica comporta un elevato rischio di valanghe nel Vallese, nella Svizzera centrale e nel sud-est del Paese. Sono possibili valanghe spontanee, ma anche slavine di grandi dimensioni. In alcuni casi potrebbero essere interessate anche le vie di comunicazione.