Spettacolo Gene Hackman, un addio nel silenzio: l'autopsia racconta l'ultima solitudine

Covermedia

28.4.2025 - 16:30

Gene Hackman
Gene Hackman

Tra la malattia e la perdita della moglie, il grande attore ha vissuto i suoi ultimi giorni isolato, in un drammatico epilogo di una vita straordinaria.

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Non è stata soltanto la vecchiaia a spegnere Gene Hackman. I risultati dell'autopsia raccontano un finale di vita segnato dalla malattia, dalla solitudine e da una devastante perdita.

Secondo il rapporto del Medico Legale del New Mexico, l'attore – scomparso a 95 anni – conviveva da tempo con «insufficienza cardiaca congestizia» e «gravi danni renali cronici dovuti all'ipertensione». Dal 2019 aveva un pacemaker bi-ventricolare e segni compatibili con la malattia di Alzheimer. Nel suo corpo sono state trovate tracce di acetone, riconducibili a una possibile «chetoacidosi da diabete o da digiuno», segno di una progressiva debilitazione.

Ma è il contesto che rende questa storia ancora più straziante. Hackman è morto pochi giorni dopo la moglie, Betsy Arakawa, deceduta intorno al 12 febbraio per complicazioni respiratorie causate dall'Hantavirus, una rara infezione trasmessa dai roditori. Prima di morire, Betsy aveva cercato online informazioni su sintomi simili a quelli influenzali o da COVID-19, forse inconsapevole della gravità della situazione.

Dopo aver perso la compagna di una vita, Gene Hackman sarebbe rimasto solo nella loro casa, aggirandosi tra stanze silenziose, senza nessuno al suo fianco. La malattia, l'età avanzata e la solitudine hanno segnato il suo ultimo, malinconico capitolo.

Un epilogo lontano dai riflettori, per uno degli attori più carismatici di Hollywood, che ha scelto il silenzio e la discrezione anche nel momento dell'addio.