Inquinamento GR: no divieti per polveri fini in Mesolcina

ATS

12.2.2020 - 14:48

Prima di introdurre obblighi di sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a legna contro le polveri fini in Mesolcina, il Governo retico intende proseguire sulla via della sensibilizzazione alla popolazione, chiedendo ai Comuni maggior impegno.
Prima di introdurre obblighi di sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a legna contro le polveri fini in Mesolcina, il Governo retico intende proseguire sulla via della sensibilizzazione alla popolazione, chiedendo ai Comuni maggior impegno.
Source: KEYSTONE/ENNIO LEANZA

Prima di introdurre obblighi di sostituzione dei vecchi riscaldamenti a legna e altri aiuti cantonali contro le polveri fini in Mesolcina, il Governo retico intende proseguire sulla via della sensibilizzazione alla popolazione, chiedendo ai Comuni maggior impegno.

Rispondendo questa mattina in Gran Consiglio durante l'«Ora delle domande» alla deputata indipendente Nicoletta Noi Togni (San Vittore) che esortava il Governo grigionese a introdurre nuovi provvedimenti per migliorare la qualità dell'aria nella Bassa Mesolcina, il consigliere di Stato Jon Domenic Parolini si è rammaricato per la scarsa partecipazione da parte della popolazione locale alle misure previste dal Cantone per ridurre l'inquinamento, con l'adozione di appositi filtri sui camini e la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento e stufe a legna.

Il consigliere di Stato ha fatto notare che sono state meno di una ventina le richieste giunte dalla popolazione al servizio di consulenza implementato nel 2014 dal Cantone dei Grigioni per il passaggio a sistemi di riscaldamento più efficienti e una corretta gestione degli impianti a combustione alimentati a legna e a energie fossili.

Nella sua domanda, Noi Togni evidenziava che le misurazioni eseguite quest'anno a San Vittore (Comune del quale è sindaca) hanno rilevato che il limite imposto dall'Ordinanza federale per le polveri fini (PM10) è stato superato per molti giorni consecutivamente. Per questo Noi Togni auspica ora un intervento più incisivo da parte del Cantone, sia sul piano operativo che su quello degli incentivi finanziari alla popolazione. Parolini ha però ribadito che le ragioni dell'alta concentrazione di inquinanti in valle sono da ricercare principalmente negli impianti di riscaldamento in uso.

Sull'incidenza del traffico di transito della vicina A13, Parolini ha concluso che i camion di nuova generazione inquinano molto meno rispetto a quelli in circolazione un tempo. Nella suo intervento Noi Togni chiedeva altresì l'implementazione di un servizio di allarme in caso di superamento dei valori soglia.

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