Vita negli abissi Grande barriera corallina: un robot per cacciare le stelle di mare assassine

AFP

4.9.2018

La grande barriera corallina
La grande barriera corallina
GREAT BARRIER REEF FOUNDATION/AFP

Alcuni scienziati australiani hanno svelato venerdì scorso un robot sottomarino capace di tracciare e uccidere la "corona di spine", una stella marina divoratrice di coralli che ha fatto devastazioni nella Grande barriera corallina.

La RangerBot è stata messa a punto con l'aiuto di una donazione di Google ed è destinata a "proteggere la barriera" iscritta nel patrimonio dell'Umanità, hanno specificato gli scienziati dell'Università di tecnologia (QUT) del Queensland.

L'immensa barriera, grande quanto l'Italia o il Giappone, ha subito nel 2016 e 2017 due gravi episodi di sbiancamento dei suoi coralli per via dell'innalzamento della temperatura dell'acqua.

Gli specialisti stimano che una zona di 2.300 chilometri di lunghezza potrebbe aver subito dei danni irrimediabili, a causa del cambiamento climatico, delle attività industriali e agricole, e dell'Acanthaster planci, una stella di mare invasiva, anche conosciuta con il nome di "corona di spine".

Il robot dispone di un'autonomia di batteria di otto ore e può sorvegliare e cartografare zone di barriera corallina a una scala fino a quel momento impossibile.

"RangerBot è il primo sistema robotico del mondo specificamente concepito per gli ambienti della barriera corallina, che si serve unicamente della visione di robot per la navigazione in tempo reale, evitando gli ostacoli, e missioni scientifiche complesse", ha dichiarato Matthew Dunbabin, professore al QUT.

Il RangerBot al di sopra della Grande barriera corallina in Australia, in una foto diffusa il 31 agosto 2018
Il RangerBot al di sopra della Grande barriera corallina in Australia, in una foto diffusa il 31 agosto 2018
GREAT BARRIER REEF FOUNDATION/AFP

"Questo drone oceanico multifunzione può sorvegliare una grande varietà di problemi che minacciano le barriere coralline, tra cui lo sbiancamento, la qualità dell'acqua, le specie invasive, l'inquinamento e l'insabbiamento".

Il robot sarà inoltre capace di rilevare gli acanthaster e "di avviare un'iniezione fatale", ha aggiunto, precisando che questa non è pericolosa per le altre specie.  

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