Diversi I ricercatori ricostruiscono gli ultimi pasti di Ötzi

dpa

24.7.2018

Ötzi è stato esaminato da tutti i punti di vista, esattamente come, se non meglio, le vittime di omicidio odierne. Di recente i ricercatori hanno analizzato addirittura il contenuto del suo stomaco e tirato conclusioni sull'alimentazione dell'uomo di 5300 anni fa.

Nei giorni precedenti alla sua morte, Ötzi ha mangiato dello stambecco, del cervo e dei cereali: un'alimentazione ricca di grassi. Sono le conclusioni cui è giunto un gruppo di ricercatori analizzando il contenuto del suo stomaco.

Con ogni probabilità, l'uomo dei ghiacci mangiava carne cruda o essiccata, scrivono sulla rivista scientifica «Current Biology» i ricercatori che lavorano con Frank Maixner dell'Istituto per lo Studio delle Mummie di Bolzano, in Italia. Maixner ipotizza che stambecco e cervo facessero regolarmente parte dell'alimentazione di Ötzi.

Il contenuto dello stomaco, a differenza di quello dell'intestino, non era ancora stato analizzato nel dettaglio. In seguito al processo di mummificazione, lo stomaco si era spostato ed è stato scoperto solo nel 2009 nel corso di nuovi esami. I ricercatori hanno quindi scoperto che circa la metà del suo contenuto era composto da grasso. Essi ritengono che, grazie a ciò che mangiava, Ötzi avesse l'energia necessaria per camminare a grandi altitudini.

Risultati confermati

«L'altitudine e il freddo sono particolarmente logoranti per il corpo, che necessita quindi di un apporto di nutrimento adeguato al fine di ritardare il sopraggiungere della fame ed evitare una perdita di energia», afferma il direttore della ricerca Albert Zink in un comunicato. «L'uomo dei ghiacci era chiaramente consapevole che il grasso costituisce una preziosa fonte di energia.»

Alcuni esami dell'intestino condotti nel 2002 avevano già permesso di comprendere che Ötzi si nutriva di stambecco. I nuovi studi dimostrano che mangiò dello stambecco e del cervo nei giorni precedenti alla sua morte. «Le proteine rinvenute corrispondono alle fibre muscolari dello stambecco. Ötzi ne consumò quindi effettivamene la carne», spiega Maixner.

Per quanto riguarda il cervo, invece, è difficile stabilire se Ötzi ne avesse consumato la carne o le frattaglie. Quanto ai cereali ingeriti, si trattava di piccolo farro, una forma precoce di cereale addomesticato.

Ucciso da una freccia nella schiena

Lo stomaco conteneva, inoltre, tracce di una felce tossica. Gli scienziati scrivono che l'uomo avrebbe potuto ingerire la pianta inavvertitamente, ma potrebbe anche averla assunta per curare dolori di stomaco.

All'inizio del 2016, i ricercatori hanno scoperto che Ötzi era stato infettato da una variante molto aggressiva dell’helicobacter pylori, un batterio presente nello stomaco. Oggigiorno circa la metà della popolazione è portatrice di questo batterio che può causare infiammazioni, ulcere allo stomaco e perfino il cancro.

Ötzi visse 5300 anni fa e fu ucciso da una freccia nella schiena. Gli studi sembrano indicare che gli ultimi due giorni della sua vita furono particolarmente movimentati.

Mummia scoperta nel 1991

Furono alcuni escursionisti tedeschi a scoprire la mummia, imprigionata fra i ghiacci, nel settembre del 1991 alla frontiera fra Austria e Italia, a 3210 m di altitudine. La mummia fu quindi trasportata al Museo archeologico di Bolzano.

Da allora gli scienziati si adoperano per ricavarne il maggior numero di informazioni. Dopo essersi soffermati approfonditamente sulle cause della morte e sull'alimentazione di Ötzi, i ricercatori hanno anche scoperto, per esempio, che aveva delle carie. Si è arrivati a stabilire perfino il colore dei suoi occhi, il suo DNA e il suo gruppo sanguigno. Si sa, inoltre, che l'uomo dei ghiacci era intollerante al lattosio e tatuato. Maixner intende proseguire nei prossimi anni con le ricerche sull'alimentazione di Ötzi. Egli intende, inoltre, esaminare la flora intestinale della mummia e confrontarla con quella degli esseri umani odierni.

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