UcrainaI russi stringono l'assedio ma Kiev non si arrende
SDA
26.2.2022 - 21:47
«A tutte le unità è stato ordinato di avanzare in tutte le direzioni, in linea con il piano delle operazioni, dopo che l'Ucraina ha rifiutato di partecipare al processo negoziale». Adesso l'invasione russa non ha più limiti.
Keystone-SDA
26.02.2022, 21:47
26.02.2022, 21:58
SDA
Le offerte di dialogo di Mosca, sincere o tattiche che fossero – «non è vera diplomazia», aveva avvertito Washington -, non ci sono più. «Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra», annuncia drammatico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un dispiegamento-monstre confermato anche dal Pentagono, secondo cui nelle ultime 24 ore sono state inviate decine di migliaia di truppe, richiamando anche i riservisti.
La battaglia per Kiev è sempre più feroce. Dal pomeriggio di sabato, e fino a lunedì mattina, un coprifuoco totale trasformerà la capitale in una città fantasma: potranno circolare solo i militari e i civili arruolati con la mobilitazione generale. Mentre non si fermano la pioggia di missili anche sui palazzi e i raid d'artiglieria, il timore riguarda le infiltrazioni di sabotatori nemici, in una città sprofondata nel caos di un esodo di massa a bordo degli ultimi treni in partenza. Secondo l'Unhcr, gli sfollati nei Paesi vicini in 3 giorni di guerra sono oltre 150 mila.
Armi dai partner europei
L'Ucraina però non si arrende. «Gli occupanti volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani», insiste Zelensky, che si appella alla resistenza popolare e assicura che a breve «arriveranno le armi dai partner» anche europei, dopo che il presidente americano Joe Biden ha promesso altri 600 milioni di dollari di aiuti militari. Domani si riuniscono i ministri degli Esteri Ue proprio per valutare il sostegno attraverso l'attivazione dello European Peace Facility: in sostanza fondi ed equipaggiamenti per la difesa di Kiev.
Insieme agli aiuti militari, e al rafforzamento del fianco est della Nato con migliaia di unità e mezzi, l'Occidente continua poi a lavorare sulle misure punitive in campo finanziario, definendo i contorni dell'esclusione di Mosca dal sistema Swift per i pagamenti bancari internazionali.
Continua l'avanzata russa
Per frenare i rifornimenti russi, le truppe di Kiev hanno fatto saltare in aria diversi nodi ferroviari nell'est. Ma la pressione continua con l'avanzata delle milizie separatiste di Donetsk e Lugansk, ogni giorno più vicine a saldare i territori sotto il loro controllo con la Crimea. E' stata distrutta anche una diga che secondo Mosca ostacolava le forniture idriche alla penisola contesa, mentre lunghe colonne di blindati avanzano verso Kharkiv, vicino al confine.
Secondo Mosca sono almeno 821 gli obiettivi colpiti. Si aggrava pure il bilancio delle vittime ucraine, con 198 morti, tra cui decine di civili e almeno 3 bambini, e oltre mille feriti. E tra i decessi si contano anche 6 cittadini di origine etnica greca. Mentre Kiev parla di oltre 3.500 nemici uccisi: cifre seccamente negate dai russi.
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