L'Ufficio del militare e della protezione civile (UMPC) grigionese ha sviluppato un piano strategico nel caso di un forte terremoto. La strategia, studiata a partire dal 2021, si basa sulla collaborazione tra i comuni, la Confederazione e i gestori di infrastrutture sensibili.
Per il Cantone e la sua popolazione un forte terremoto rientra tra le minacce con il grado di rischio maggiore. Stando a un comunicato odierno del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità dei Grigioni, la probabilità che si verifichi viene però considerata ridotta.
Basata su tre pilastri – prevenzione, ripristino e gestione – la strategia si è occupata di diversi aspetti, come la condotta in una situazione di crisi, l'informazione e la comunicazione, l'ordine e la sicurezza, la localizzazione e il salvataggio, l'approvvigionamento, lo sgombero e lo smaltimento, per finire con gli edifici e le infrastrutture. Fra gli aspetti ritenuti importanti emergono il ripristino delle funzioni economiche nel modo più rapido possibile e l'informazione alla popolazione sul comportamento prima, durante e dopo un sisma.
Durante l'allestimento della strategia, l'UMPC ha constatato che tutte le organizzazioni chiamate in causa nei Grigioni in caso di terremoti sono molto ben preparate. Il Servizio Sismico Svizzero del Politecnico federale ricorda che i terremoti non possono essere previsti, ma che tuttavia si possono applicare alcune semplici misure preventive per ridurre i possibili danni.
Secondo il modello di rischio sismico della Svizzera, un forte terremoto di magnitudo 6,5 accade circa ogni 500 anni. L'ultimo terremoto di questa intensità nel Cantone dei Grigioni è avvenuto oltre 700 anni fa, nel 1295 a Churwalden.