007 svizzeriIl SIC continua a spiare partiti e politici
pl, ats
1.6.2022 - 14:32
Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) continua a raccogliere informazioni su partiti, politici e organizzazioni della società civile. È quanto emerge da inchieste giornalistiche di «SRF Investigativ» e del magazine online «Republik».
pl, ats
01.06.2022, 14:32
01.06.2022, 14:36
SDA
Nel giugno 2021, il partito dei Verdi e l'Ong Public Eye hanno chiesto l'accesso ai file del SIC e all'inizio di maggio di quest'anno hanno hanno ricevuto la risposta.
Risultato: nella banca dati dell'intelligence svizzera sono state trovate 112 schede relative al partito dei Verdi Svizzeri e 35 sul suo presidente Balthasar Glättli, come ha confermato quest'ultimo all'agenzia Keystone-ATS. Secondo la tv svizzero tedesca SRF, ci sono anche voci su Public Eye e sulla Federazione svizzera delle associazioni giovanili FSAG.
«Violazioni della legge»
Per il presidente dei Verdi e consigliere nazionale Glättli, ognuna di queste schede è una violazione della legge: «Non è possibile che ci si trovi in un database che dovrebbe servire alla lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, solo perché si è stati citati in un giornale».
In una nota, Plublic Eye sottolinea come diverse voci che la riguardano facciano riferimento all'"estremismo di sinistra». Senza alcuna giustificazione – scrive l'Ong -, il SIC sostiene che gli ambienti violenti potrebbero essere stati ispirati da attività critiche nei confronti del WEF a Davos.
Una perizia legale commissionato dalla stessa Ong è giunta alla conclusione che i servizi segreti avrebbero violato sistematicamente i limiti legali e i diritti democratici fondamentali.
SIC: «I partiti non sono una minaccia»
Il SIC nega da parte sua qualsiasi attività illegale: i partiti politici – ha fatto sapere – «non sono chiaramente un obiettivo delle attività di raccolta di informazioni» e «senza eccezione non sono stati valutati come una minaccia alla sicurezza interna o esterna». Tuttavia, è possibile che determinate persone o organizzazioni siano state citate nei documenti archiviati se sono state menzionate in un articolo di stampa relativo a un argomento importante per il SIC.
Se in passato queste organizzazioni comparivano soprattutto nelle rassegne stampa del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), archiviate dal SIC, oggi vengono archiviati solo singoli articoli relativi al mandato del SIC, precisa il servizio di intelligence.
La SRF ha pubblicato un documento del SIC con un riferimento a un'assemblea dei delegati dei Verdi Svizzeri. Per il SIC, queste agende sono informazioni sulla politica di sicurezza che aiutano le autorità cantonali a valutare la situazione. Questi dati vengono cancellati dopo uno o due anni.
Critiche frequenti
Il SIC è già stato rimproverato più volte in passato per le sue pratiche di raccolta di informazioni, sia dall'Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn) che dalla Delegazione delle commissioni della gestione (DelCDG), il più alto organo di sorveglianza parlamentare.
Nei rispettivi rapporti del 2020, entrambi gli organi di controllo sono giunti alla conclusione che il SIC continuava a raccogliere più informazioni di quelle consentite dalla legge.
Già nel 2019 si è appreso che politici di sinistra comparivano nei database del SIC anche decine di volte. Il capo del SIC di allora, Jean-Philippe Gaudi, aveva sottolineato che il SIC non sorveglia nessun partito o politico. Ma la DelCDG è giunta a una conclusione diversa: il SIC ha violato la legge raccogliendo migliaia di articoli di giornale, dispacci di agenzia e testi da siti web che non erano necessari, scriveva la DelCDG.
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