Sono tifoso della nazionale del Portogallo perché sono di origini portoghesi e ho moltissimi ricordi calcistici legati a questa squadra. Due calciatori, in particolare, hanno segnato la mia infanzia: Deco e Luis Figo. Oggi come oggi sono molto orgoglioso di tifare per una squadra che, con una generazione di giocatori, ha segnato tutto un Paese.
Dove guardi le partite?
Cerco di guardare le partite soprattutto allo stadio. Ero presente alla finale degli Europei 2016 a Parigi, e devo dire che è stata un’esperienza unica e indimenticabile! Se invece non posso muovermi, guardo le partite a casa con gli amici, attorno a una bella grigliata, qualche birra e tante risate.
Quali sono i punti forti e i punti deboli della tua squadra?
I punti forti sono la creatività nel gioco, il CT, molto bravo a incitarli, e la fiducia acquisita grazie al titolo di campioni d’Europa. Sarei tentato di dire che la nazionale portoghese non ha punti deboli, ma non sarebbe vero. Potrebbe migliorare nel gioco di squadra ed essere un po’ più aggressiva. A volte, quando incontrano squadre meno famose, ho l’impressione che dormano, mentre dovrebbero essere più costanti nel gioco. È un vero peccato!
Secondo te gli svizzeri cosa riusciranno a fare?
Direi che la nazionale è cresciuta molto in questi ultimi anni, e secondo me potrebbe tranquillamente arrivare agli ottavi di finale. Ma poiché nel calcio tutto è possibile, si può persino sognare di vederla in finale!
Cosa rende questo Mondiale speciale per te?
Mi piace poter vivere l’evento in famiglia e tifare due squadre che amo e che partecipano entrambe, la Svizzera e il Portogallo. La magia del Mondiale è il mix di culture, ma più di tutto è un appuntamento che unisce la gente e che è molto positivo per i più.