A quasi 34 anni, e dopo svariati piazzamenti onorevoli, Beat Feuz ha finalmente messo le mani anche sulla mitica discesa di Kitzbuehel: « Ho preso qualche rischio, certo, ma alla fine tutto ha funzionato». Una vittoria liberatoria, anche se, come spiegato dal bernese, il successo sulla Streif non costituiva un'ossessione: «Vincere qui non era qualcosa a cui pensavo troppo, per me è sempre contata di più la prestazione». «Negli ultimi anni ho disputato molte buone gare, ma altri sono stati migliori. Non oggi. Lo sport è così, a volte si vince, altre no».
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