Analisi acque reflue Sostanze inquinanti PFAS nell'acqua di due comuni ticinesi

Un unico puntino rosso sulla mappa degli oltre 500 campioni prelevati dalle falde svizzere: indica il Pozzo Prà Tiro, nel Mendrisiotto, dove si registra la più alta concentrazione di sostanze PFAS di tutte le acque sotterranee elvetiche, stando ai dati diffusi giovedì dall’Ufficio federale dell’ambiente.

Si tratta di un caso noto già dal 2020 e per il quale sono stati presi provvedimenti, sotto forma di filtri.

Contemporaneamente è uscito il rapporto anche dei test dei chimici cantonali sulle acque immesse in rete e PFAS sono state trovate in quelle di Sant'Antonino e Capriasca. L'inquinamento, che non compromette la potabilità, è dovuto al cantiere AlpTransit.

Il gruppo di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), si legge sul sito della Confederazione, comprende diverse migliaia di composti. Alcune PFAS sono state identificate come sostanze estremamente preoccupanti e le ripercussioni sull’uomo e sull’ambiente di molte di esse sono poco note. In base al principio di precauzione, l’impiego delle PFAS dovrebbe essere limitato a utilizzi indispensabili per la società e il loro rilascio nell’ambiente deve, per quanto possibile, essere ridotto al minimo.

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