La Corte di cassazione francese ha ribaltato una decisione presa nel 2019 dai giudici d'appello di Parigi riguardante le attività in Siria di Lafarge, il produttore di cemento che nel 2015 si è unito al concorrente svizzero Holcim per dare vita a LafargeHolcim.
Contrariamente a quanto deciso dalla precedente istanza, viene mantenuta l'incriminazione (mise en examen, nel linguaggio giuridico dell'esagono) per complicità in crimini contro l'umanità in relazione all'operato nel paese medio-orientale sino al 2014. La più alta corte francese ha anche deciso di cassare il mantenimento dell'accusa di messa in pericolo della vita altrui. Le due questioni devono ritornare all'entità istruttoria affinché si pronunci nuovamente.
La filiale siriana di Lafarge (Lafarge Cement Syria, LCS) è nel mirino degli inquirenti per aver versato denaro all'Isis e ad altri gruppi armati, fra il novembre 2013 e il settembre 2014, allo scopo di mantenere in funzione il suo stabilimento di Jalabiya, nel nord del paese.