Spettacolo Sean Connery e i suoi 88 anni: "Ho sempre detestato James Bond"

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28.8.2018

È grazie al ruolo dell'agente segreto James Bond che Sean Connery è diventato famoso. Tuttavia, lo scozzese, che ha festeggiato i suoi 88 anni sabato 25 agosto, ha sempre considerato l'agente 007 come una maledizione — di cui fa molta fatica a liberarsi.

«Il mio nome è Bond, James Bond» — nessun altro attore ha interpretato l'agente segreto con altrettanto carisma e sex-appeal come Sean Connery. Tuttavia, ecco che cosa l'attore ha dichiarato un giorno: «Ho sempre detestato James Bond.» Naturalmente, sa benissimo che i suoi primi film nei panni dell'agente segreto gli hanno aperto numerose porte — in particolare a Hollywood. E verrebbe da dire fortunatamente, perché grazie ai suoi numerosi ruoli di questo genere, Sir Sean Connery, divenuto nobile per mano della regina, ha saputo provare di essere molto di più di un sex-symbol.

Oscar come migliore attore non protagonista

Dagli anni 70, ha brillato nel ruolo del maggiore generale Urquhart nel film critico di guerra «Quell'Ultimo Ponte» di Richard Attenborough. Ha ricevuto l'Oscar nel 1986 per la sua interpretazione di un poliziotto duro a morire ne «The Untouchables - Gli intoccabili». Lo stesso anno, Connery, nel ruolo del monaco Guglielmo di Baskerville ne «Il Nome della Rosa», mostrò una delle sue numerose sfaccettature risolvendo misteriosi omicidi.

Sean Connery ha anche amato interpretare ruoli in costume in epoca medievale in altri blockbuster come il film fantastico «Highlander» (1985) o «Lancillotto, il primo cavaliere» (1995). Il suo interesse per la Russia e l'Estremo Oriente è stato soddisfatto durante le riprese della «La Casa Russia (1991), «Caccia a Ottobre Rosso» (1990) o «Sol Levante» (1993). Ha mostrato il suo dinamismo in James Bond. Ma sono i film d'azione ad aver punteggiato tutta la sua carriera. Soprattutto negli anni 90, infatti, Sean Connery ha girato i suoi migliori thriller d'azione come «Rock» (1996), o al fianco Catherine Zeta-Jones in «Entrapment»(1999). Connery all'epoca aveva già una sessantina d'anni.

Una fine di carriera indegna

È dunque un vero peccato che l'ultimo film che ha girato non sia altro che «La leggenda degli uomini straordinari» (2003), un film particolarmente insipido che ha tra l'altro anche coprodotto. I suoi numerosi disaccordi con il regista Stephen Norrington hanno avuto la meglio sul suo piacere di recitare, così tanto che, sopraggiunti dei problemi iniziali, Sean Connery non ha esitato a lasciare le scene del suo ultimo progetto «Josiah's Canon» all'inizio delle riprese, sconvolgendo così tutta l'organizzazione del film. Ovviamente, avremmo preferito che Sean Connery ci desse l'addio con un film di successo, caratterizzato da molta azione e dal fascino che gli è proprio. Ma l'attore non ha proprio intenzione di cambiare idea.

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