Quando si pensa a Sean Connery, si pensa a James Bond: è lui che bisogna ringraziare per l'avvio di una carriera cinematografica scintillante. Eppure, l'attore considera il suo passato da 007 come un fardello del quale ha sempre cercato di liberarsi: attraverso ruoli perfino bizzarri. Ecco i film più importanti dell'attore scozzese.
Sean Connery è cresciuto a Edimburgo, in Scozia. A lungo ha fatto alcuni lavoretti (lattaio, lucidatore di scarpe, carrozziere), finché non ha fatto il suo ingresso nel cinema. Era il 1954. Otto anni dopo, «Agente 007 - Licenza di uccidere» lo ha reso una star dall'oggi al domani. E non vale solo per lui...
Nel 1962, Ursula Andress non ha solo reso socialmente accettabile il bikini in «Agente 007 - Licenza di uccidere»: è anche stata la prima Bond girl, interpretando alla perfezione l'immagine ideale della compagna di giochi dello 007.
Per lo scozzese, il ruolo di Bond è stato al contempo una benedizione e una maledizione. Poiché qualche tempo dopo, il suo unico desiderio era di abbandonare i ruoli da spia. Ciò nonostante, ha girato un totale di sette pellicole dell'agente segreto. Tra queste «Agente 007 - Missione Goldfinger» e...
... «Agente 007 - Una cascata di diamanti» (1971). Dopo il disastro con George Lazenby nei panni dello 007, l'agente Sean Connery ha riportato la serie ai suoi livelli abituali. Ha anche donato la somma record di 1,25 milioni di dollari allo Scottish International Educational Trust, del quale è fondatore.
Dopo «Agente 007 - Una cascata di diamanti», Connery ha voltato le spalle ai produttori e ai fan. Dodici anni dopo, si è visto offrire un'eccellente sceneggiatura, con partner di prim'ordine come Klaus Maria Brandauer e Kim Basinger, assieme ad un onorario di cinque milioni di dollari. «Non dire mai più mai», gli avrebbe consigliato la moglie Micheline, il che ha così fornito il titolo più appropriato al suo ultimo Bond: «Mai dire mai» è uscito nel 1983.
Dopo «Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono)» (1965) e «Agente 007 - Si vive solo due volte» (1967), Sean Connery ne aveva abbastanza della sua immagine di spia. Il cambiamento di stile che ha vissuto la star del cinema, nel 1968, non avrebbe potuto essere più brutale. L'astuto agente è diventato un grossolano ex ufficiale nel Far West. «Shalako», tuttavia, non è diventato uno dei capolavori del genere.
In «Zardoz» (1974), Sean Connery fa i suoi primi passi nel settore della fantascienza, al fianco della giovane Charlotte Rampling.
Due grandi di Hollywood riuniti in una storia senza tempo: Sean Connery recitava la parte di Robin Hood, mentre Audrey Hepburn vestiva i panni di Lady Marian. «Robin e Marian» (1976) non era un'epopea eroica, ma piuttosto un film d'avventura romantico e ironico, nonché pieno di charme.
Nel film di guerra di Richard Attenborough «Quell'ultimo ponte» (1977), Sean Connery recita la parte del terrificante generale Urquhart. Tuttavia, lo scozzese era solo una delle superstar presenti alle riprese della pellicola, che è costata 25 milioni di dollari. Nel cast Maximilian Schell, Michael Caine, Gene Hackman e Robert Redford.
Divertente, originale, «I banditi del tempo» (1981) è una favola amara trasformata in film per bambini che si svolge in diverse epoche storiche, nella quale le personalità storiche più importanti vengono fatte scendere dal piedistallo. Sean Connery recita la parte del re Agamennone.
Domanda: sapete indicare un film di successo con Christopher Lambert che non sia «Highlander» (1985)? E cosa avrebbe fatto il personaggio Connor McLeod in questa pellicola sugli immortali senza il suo saggio mentore Ramirez (Sean Connery)?
Il produttore Bernd Eichinger non voleva perdere il nuovo adattamento de «Il nome della rosa» (1986). Ha investito 20 milioni di dollari, utilizzati tra le altre cose per la costruzione di una replica dell'abbazia. Il risultato è stato un capolavoro, dotato della suspence di un thriller e...
... con Sean Connery. L'attore recitava nel ruolo del monaco Guillaume de Baskerville, implicato in una serie di morti misteriose. Ha guadagnato più di 77 milioni di dollari.
Con la sua parte di agente federale determinato a sradicare la mafia in «The Untouchables - Gli intoccabili» (1987, premiato con l'Oscar e il Golden Globe come migliore attore non protagonista), Connery consolida la sua fama di grande attore.
Nel 1989 Sean Connery entra nel cast di «Indiana Jones», al fianco di Harrison Ford.
Il capitano sovietico Ramius (Sean Connery) si dirige verso la costa orientale degli Stati Uniti con il sottomarino nucleare «Ottobre rosso».
Ne «Il primo cavaliere», Sean Connery incarna il re Artù, al fianco di Julia Osmond e Richard Gere.
Al fine di recitare la parte di un drago in «Dragonhearth» (1996), Sean Connery non ha solo prestato la propria voce. Anche le espressioni facciali dell'attore sono state registrate e ritrasmesse sullo schermo.
In «The Rock», recita la parte di una ex spia dell'MI6 caduta in disgrazia e rinchiusa ad Alcatraz. Viene richiamato per porre fine ad un sequestro.
Nella serie cult «Agente speciale», Connery recita il ruolo dello scienziato Sir August de Wynter, che poteva manipolare il tempo. Malgrado la distribuzione (Uma Thurman, Ralph Fiennes), il film da 60 milioni di dollari si è rivelato uno dei più grandi flop del 1998.
Come coproduttore di «Entrapment» (1999), Sean Connery ha potuto scegliere la sua partner. Ha optato per la bellezza di Catherine Zeta-Jones. Con lei, gioca al gatto e la volpe con l'obiettivo di non finire in prigione.
Un giovane nero del ghetto incontra uno strano uomo anziano, il che comporterà delle conseguenze che gli cambieranno la vita. Sean Connery recita in «Scoprendo Forrester» il ruolo di un mentore, al fianco di Michael Pitt e Anna Paquin.
Sean Connery ha messo fine alla propria straordinaria carriera con «La leggenda degli uomini straordinari» (2003).
I più grandi ruoli di Sean Connery
Quando si pensa a Sean Connery, si pensa a James Bond: è lui che bisogna ringraziare per l'avvio di una carriera cinematografica scintillante. Eppure, l'attore considera il suo passato da 007 come un fardello del quale ha sempre cercato di liberarsi: attraverso ruoli perfino bizzarri. Ecco i film più importanti dell'attore scozzese.
Sean Connery è cresciuto a Edimburgo, in Scozia. A lungo ha fatto alcuni lavoretti (lattaio, lucidatore di scarpe, carrozziere), finché non ha fatto il suo ingresso nel cinema. Era il 1954. Otto anni dopo, «Agente 007 - Licenza di uccidere» lo ha reso una star dall'oggi al domani. E non vale solo per lui...
Nel 1962, Ursula Andress non ha solo reso socialmente accettabile il bikini in «Agente 007 - Licenza di uccidere»: è anche stata la prima Bond girl, interpretando alla perfezione l'immagine ideale della compagna di giochi dello 007.
Per lo scozzese, il ruolo di Bond è stato al contempo una benedizione e una maledizione. Poiché qualche tempo dopo, il suo unico desiderio era di abbandonare i ruoli da spia. Ciò nonostante, ha girato un totale di sette pellicole dell'agente segreto. Tra queste «Agente 007 - Missione Goldfinger» e...
... «Agente 007 - Una cascata di diamanti» (1971). Dopo il disastro con George Lazenby nei panni dello 007, l'agente Sean Connery ha riportato la serie ai suoi livelli abituali. Ha anche donato la somma record di 1,25 milioni di dollari allo Scottish International Educational Trust, del quale è fondatore.
Dopo «Agente 007 - Una cascata di diamanti», Connery ha voltato le spalle ai produttori e ai fan. Dodici anni dopo, si è visto offrire un'eccellente sceneggiatura, con partner di prim'ordine come Klaus Maria Brandauer e Kim Basinger, assieme ad un onorario di cinque milioni di dollari. «Non dire mai più mai», gli avrebbe consigliato la moglie Micheline, il che ha così fornito il titolo più appropriato al suo ultimo Bond: «Mai dire mai» è uscito nel 1983.
Dopo «Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono)» (1965) e «Agente 007 - Si vive solo due volte» (1967), Sean Connery ne aveva abbastanza della sua immagine di spia. Il cambiamento di stile che ha vissuto la star del cinema, nel 1968, non avrebbe potuto essere più brutale. L'astuto agente è diventato un grossolano ex ufficiale nel Far West. «Shalako», tuttavia, non è diventato uno dei capolavori del genere.
In «Zardoz» (1974), Sean Connery fa i suoi primi passi nel settore della fantascienza, al fianco della giovane Charlotte Rampling.
Due grandi di Hollywood riuniti in una storia senza tempo: Sean Connery recitava la parte di Robin Hood, mentre Audrey Hepburn vestiva i panni di Lady Marian. «Robin e Marian» (1976) non era un'epopea eroica, ma piuttosto un film d'avventura romantico e ironico, nonché pieno di charme.
Nel film di guerra di Richard Attenborough «Quell'ultimo ponte» (1977), Sean Connery recita la parte del terrificante generale Urquhart. Tuttavia, lo scozzese era solo una delle superstar presenti alle riprese della pellicola, che è costata 25 milioni di dollari. Nel cast Maximilian Schell, Michael Caine, Gene Hackman e Robert Redford.
Divertente, originale, «I banditi del tempo» (1981) è una favola amara trasformata in film per bambini che si svolge in diverse epoche storiche, nella quale le personalità storiche più importanti vengono fatte scendere dal piedistallo. Sean Connery recita la parte del re Agamennone.
Domanda: sapete indicare un film di successo con Christopher Lambert che non sia «Highlander» (1985)? E cosa avrebbe fatto il personaggio Connor McLeod in questa pellicola sugli immortali senza il suo saggio mentore Ramirez (Sean Connery)?
Il produttore Bernd Eichinger non voleva perdere il nuovo adattamento de «Il nome della rosa» (1986). Ha investito 20 milioni di dollari, utilizzati tra le altre cose per la costruzione di una replica dell'abbazia. Il risultato è stato un capolavoro, dotato della suspence di un thriller e...
... con Sean Connery. L'attore recitava nel ruolo del monaco Guillaume de Baskerville, implicato in una serie di morti misteriose. Ha guadagnato più di 77 milioni di dollari.
Con la sua parte di agente federale determinato a sradicare la mafia in «The Untouchables - Gli intoccabili» (1987, premiato con l'Oscar e il Golden Globe come migliore attore non protagonista), Connery consolida la sua fama di grande attore.
Nel 1989 Sean Connery entra nel cast di «Indiana Jones», al fianco di Harrison Ford.
Il capitano sovietico Ramius (Sean Connery) si dirige verso la costa orientale degli Stati Uniti con il sottomarino nucleare «Ottobre rosso».
Ne «Il primo cavaliere», Sean Connery incarna il re Artù, al fianco di Julia Osmond e Richard Gere.
Al fine di recitare la parte di un drago in «Dragonhearth» (1996), Sean Connery non ha solo prestato la propria voce. Anche le espressioni facciali dell'attore sono state registrate e ritrasmesse sullo schermo.
In «The Rock», recita la parte di una ex spia dell'MI6 caduta in disgrazia e rinchiusa ad Alcatraz. Viene richiamato per porre fine ad un sequestro.
Nella serie cult «Agente speciale», Connery recita il ruolo dello scienziato Sir August de Wynter, che poteva manipolare il tempo. Malgrado la distribuzione (Uma Thurman, Ralph Fiennes), il film da 60 milioni di dollari si è rivelato uno dei più grandi flop del 1998.
Come coproduttore di «Entrapment» (1999), Sean Connery ha potuto scegliere la sua partner. Ha optato per la bellezza di Catherine Zeta-Jones. Con lei, gioca al gatto e la volpe con l'obiettivo di non finire in prigione.
Un giovane nero del ghetto incontra uno strano uomo anziano, il che comporterà delle conseguenze che gli cambieranno la vita. Sean Connery recita in «Scoprendo Forrester» il ruolo di un mentore, al fianco di Michael Pitt e Anna Paquin.
Sean Connery ha messo fine alla propria straordinaria carriera con «La leggenda degli uomini straordinari» (2003).
È grazie al ruolo dell'agente segreto James Bond che Sean Connery è diventato famoso. Tuttavia, lo scozzese, che ha festeggiato i suoi 88 anni sabato 25 agosto, ha sempre considerato l'agente 007 come una maledizione — di cui fa molta fatica a liberarsi.
«Il mio nome è Bond, James Bond» — nessun altro attore ha interpretato l'agente segreto con altrettanto carisma e sex-appeal come Sean Connery. Tuttavia, ecco che cosa l'attore ha dichiarato un giorno: «Ho sempre detestato James Bond.» Naturalmente, sa benissimo che i suoi primi film nei panni dell'agente segreto gli hanno aperto numerose porte — in particolare a Hollywood. E verrebbe da dire fortunatamente, perché grazie ai suoi numerosi ruoli di questo genere, Sir Sean Connery, divenuto nobile per mano della regina, ha saputo provare di essere molto di più di un sex-symbol.
Dagli anni 70, ha brillato nel ruolo del maggiore generale Urquhart nel film critico di guerra «Quell'Ultimo Ponte» di Richard Attenborough. Ha ricevuto l'Oscar nel 1986 per la sua interpretazione di un poliziotto duro a morire ne «The Untouchables - Gli intoccabili». Lo stesso anno, Connery, nel ruolo del monaco Guglielmo di Baskerville ne «Il Nome della Rosa», mostrò una delle sue numerose sfaccettature risolvendo misteriosi omicidi.
Sean Connery ha anche amato interpretare ruoli in costume in epoca medievale in altri blockbuster come il film fantastico «Highlander» (1985) o «Lancillotto, il primo cavaliere» (1995). Il suo interesse per la Russia e l'Estremo Oriente è stato soddisfatto durante le riprese della «La Casa Russia (1991), «Caccia a Ottobre Rosso» (1990) o «Sol Levante» (1993). Ha mostrato il suo dinamismo in James Bond. Ma sono i film d'azione ad aver punteggiato tutta la sua carriera. Soprattutto negli anni 90, infatti, Sean Connery ha girato i suoi migliori thriller d'azione come «Rock» (1996), o al fianco Catherine Zeta-Jones in «Entrapment»(1999). Connery all'epoca aveva già una sessantina d'anni.
È dunque un vero peccato che l'ultimo film che ha girato non sia altro che «La leggenda degli uomini straordinari» (2003), un film particolarmente insipido che ha tra l'altro anche coprodotto. I suoi numerosi disaccordi con il regista Stephen Norrington hanno avuto la meglio sul suo piacere di recitare, così tanto che, sopraggiunti dei problemi iniziali, Sean Connery non ha esitato a lasciare le scene del suo ultimo progetto «Josiah's Canon» all'inizio delle riprese, sconvolgendo così tutta l'organizzazione del film. Ovviamente, avremmo preferito che Sean Connery ci desse l'addio con un film di successo, caratterizzato da molta azione e dal fascino che gli è proprio. Ma l'attore non ha proprio intenzione di cambiare idea.
Le migliori James Bond girl di tutti i tempi
Le migliori Bond girls di tutti i tempi
Nell'universo di James Bond ci sono destinazioni esotiche e magnifiche automobili sportive: ma soprattutto delle splendide Bond girls, che crollano tutte di fronte allo charme dello 007 gentiluomo. Questa Bond girl, in particolare, non ha perduto il suo sex-appeal: Diana Rigg ha di recente compiuto 80 anni...
Nel 1969, Diana Rigg ha recitato al fianco di George Lazenby in «Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà». All'epoca, l'attrice aveva già fatto palpitare i cuori di numerosi uomini nelle vesti di Emma Peel, nella serie «Agente speciale». Ma chi pensa che l'attrice sia ormai in pensione si sbaglia di grosso.
Diana Rigg è sempre attiva di fronte alle telecamere. Molti la ricordano per il suo ruolo nella serie di successo «Game of Thrones». Ha recitato la parte di Olenna Tyrell, pronta a tutto per portare la propria famiglia al potere. Ma come Bond girl, non è di certo la sola ad aver fatto gli occhi dolci all'agente segreto.
Il soprannome di Bond girl è di certo troppo gentile per lei: si può affermare che la machiavellica May Day ha fatto tremare lo 007. Al contempo assetata d'amore e pericolosa, è stata avversaria di James Bond in «007 - Bersaglio mobile». Per molti, Grace Jones è la peggiore Bond girl di tutti i tempi. Tuttavia, fa anche parte di quelle di cui ci si ricorda.
Nessun altra tedesca si è mai calata nei panni di una Bond girl: in ogni caso, i produttori hanno notato Karin Dor, musa di Edgar Wallace. In «Agente 007 - Si vive solo due volte» recita la parte della bella segretaria Helga Brandt, che si rivelerà in seguito membro dell'organizzazione criminale SPECTRE («Numero 11»). Karin Dor è morta nel novembre 2017. Aveva 79 anni.
Sylvia Trench è una delle rare Bond girls ad aver avuto il privilegio di apparire in due film. È stata interpretata dall'attrice britannica Eunice Gayson, che avrebbe in realtà dovuto recitare la parte di Moneypenny. Utilizzava la formula «Trench, Sylvia Trench» per presentarsi. Inizialmente, era previsto che diventasse una sorta di compagna permanente di James Bond, ma l'idea fu abbandonata dopo due pellicole. L'attrice è morta l'8 giugno 2018. Aveva 90 anni.
Per «Quantum of Solace», la seconda apparizione di Daniel Craig (spesso criticata) nei panni dell'agente segreto, i produttori avevano trovato una delle Bond girls più seducenti della saga. Ma sorpresa: l'agente 007 non ha avuto una relazione con la spia boliviana assetata di vendetta Camille, interpretata dall'attrice francese di origini ucraine Olga Kurylenko.
Gli autori hanno una volta ancora mostrato grande creatività nella scelta del suo nome: Holly Goodhead lavora per conto di Hugo Drax, ma è in realtà un agente segreto. Alla fine del film, sopravvive e finisce per abbandonarsi tra le braccia di James Bond (Roger Moore).
«Mai dire mai» è l'ultimo film di Sean Connery nei panni dello 007. Come regalo d'addio, ha potuto concedere il bis ad una celebre Bond girl: la superstar Kim Basinger, che ha incarnato Domino Petachi. Quest'ultima è la compagna del criminale Largo e James Bond la sfrutta per arrivare fino a lui. Alla fine, la bella bionda si ritrova in una piscina con l'agente 007.
Una breve apparizione diventata un cult: all'inizio del film, Jill Masterson aiuta a truffare il criminale Auric Goldfinger a carte. Dopo essere stata smascherata da James Bond ed essere passata per il letto dell'agente, ha subito la vendetta di Goldfinger: fa ricoprire d'oro il suo corpo, il che le provoca la morte per asfissia. La bella è stata interpretata dalla britannica Shirley Eaton.
Poche donne hanno davvero contato per l'agente segreto inglese James Bond: la dottoressa Madeleine Swann (Lea Seydoux), che apparve nel film «Spectre», fa parte dei queste privilegiate. È a lei che tocca il delicato compito di spiegare al conquistatore di cuori 007 (Daniel Craig) quali sono i suoi veri sentimenti.
In «007 - Dalla Russia con amore», James Bond (Sean Connery) si impegna corpo e anima nel consolidamento delle relazioni russo-americane. Si consacra infatti pienamente alla sia compagna Tatiana Romanova, anche al di là della propria missione: deve recuperare una macchina russa per i messaggi in codice che è stata rubata. Alla fine, la bella, perdutamente innamorata dell'agente 007, gli salva la vita. Finora, si tratta del ruolo più popolare dell'italiana Daniela Bianchi.
È bellissima ma anche a volte maldestra: in «Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro», l'impiegata dei servizi segreti Mary Goodnight non è di grande aiuto per James Bond, anzi. Fortunatamente, la bella agente si riprende sotto le lenzuola. È Britt Ekland, ex moglie di Peter Selelrs, che ha interpretato questa Bond girl dal nome particolarmente azzeccato.
Una relazione bilaterale di grande effetto: ne «La spia che mi amava», per il bene dell'umanità James Bond (Roger Moore) e la sua collega russa Anya Amasova avviano una relazione professionale nella quale si immergono con passione. È l'attrice americana Barbara Bach, futura sposa dell'ex batterista dei Beatles Ringo Starr, che ha interpetato la bella spia sovietica.
Una sola Bond girl ha avuto l'onore di figurare nel titolo del film «Octopussy - Operazione piovra», interpretata dalla modella svedese Maud Adams. Octopussy è la direttrice di un circo particolarmente intraprendente, il cui vero mestiere è il traffico di opere d'arte. Nel film, si allea con James Bond (Roger Moore) per combattere il criminale Kamal Khan. Alla fine, i due personaggi si scambiano effusioni su uno yacht in India.
In realtà, per il ruolo era stata scelta Ornella Muti. Ma l'attrice italiana ha rifiutato. Così è stata ingaggiata Carole Bouquet. In «Solo per i tuoi occhi», interpreta la giovane Melina Havelock, personaggio particolare: si piazza al fianco di James Bond e desidera vendicare la morte dei suoi genitori. Nel corso del film, risveglia nell'agente segreto non soltanto delle passioni erotiche, ma anche un istinto di protezione.
Ecco cosa succede ad andare a letto con la persona sbagliata... Nel corso della sua prima notte d'amore con James Bond (Roger Moore), Solitaire perde non solo la propria verginità ma anche la sua chiaroveggenza. Questa bellezza misteriosa è stata interpretata da Jane Symour, una della attrici più popolari ad aver incarnato una Bond girl, nel film «Agente 007 - Vivi e lascia morire».
Una scena particolarmente erotica: nel ruolo della spia americana Jinx, Halle Berry ha non soltanto fatto girare la testa a James Bond (Pierce Brosnan), ma anche a tutti i telespettatori. La sua apparizione su una spiaggia in bikini era evidentemente un omaggio alla scena recitata da Ursula Andress in «Agente 007 - Licenza di uccidere» 40 anni prima.
Teresa Di Vicenzo, intepretata da Diana Rigg, è la sola donna ad essere stata sposata con James Bond (qui, Georgr Lazenby). Si sono incontrati mentre la bella tentava di suicidarsi. Dopo averle impedito il gesto, l'agente 007 si innomora di lei, e i due pianificano il loro futuro insieme. Tuttavia, Teresa finirà per essere uccisa da Irma Bunt, uno dei sicari del criminale Ernst Stavro Blofeld. Molti anni più tardi, James Bond troverà un momento di raccoglimento sulla sua tomba in «Solo per i tuoi occhi»...
La prima ad aver sfruttato a proprio vantaggio il debole di James Bond per le donne è stata Sophie Marceau, alias la fredda calcolatrice Elektra King, in «Il mondo non basta». L'agente segreto (Pierce Brosnan), sedotto dalla bella ragazza, non si rende conto che lei è in effetti alleata con il suo rivale. E lo si può comprendere...
In «Goldfinger», nel quale la Bond girl non è altri che il pilota Pussy Galore, interpetata da Honor Blackman, James Bond (Sean Connery) coopera per la prima volta da pari a pari con una donna. Le ci vuole del tempo prima di soccombere di fronte allo charme dell'agente e lo aiuta alla fine a mettere i bastoni fra le ruote al perfido Goldfinger. Pussy Galore fa parte delle donne che hanno avuto l'onore di arrivare alla fine di un film con l'agente. E James Bond mostra per lei un interesse paricolarmente grande.
Un amore che ha cambiato tutto: in «Casino Royale», James Bond crolla di fronte allo charme della tenebrosa Vesper Lynd. Tuttavia, in seguito, è costretta ad abbandonare il suo grande amore. Prima ancora che potesse scomparire con lei e abbandonare i servizi segreti, Vesper si suicida, per i troppi sensi di colpa. È l'attrice Eva Green che l'ha interpretata.
Nel 1962, in «Agente 007 - Licenza di uccidere», Ursula Sndress ha dato lustro al bikini. Come prima Bond girl della saga, rimane la perfetta incarnazione del ruolo. Honey Ryder è una semplice raccoglitrice di conchiglie, ma alla quale non mancano assi nella manica.
I 20 più grandi blockbuster di tutti i tempi
I 20 più grandi blockbuster di tutti i tempi
Nulla può arrestare l'avanzata di «Black Panther». Con un cast composto (quasi) esclusivamente da attrici e attori di colore, l'adattamento cinematografico dell'omonimo fumetto domina il box-office ormai da diverse settimane. Negli Stati Uniti, l'epopea afro-futurista, con Chadwick Boseman nel ruolo del supereroe, ha già battuto gli «Avengers». Ma dove si colloca il film nella top 20 dei migliori blockbuster di tutti i tempi?
«Transformers 4 – L'era dell'estinzione» ha permesso a Mark Wahlberg e Nicola Peltz di scalare la top 20 nel 2014. Il quarto episodio della serie ha fatto guadagnare 1,104 miliardi di dollari alla Paramount Pictures. Si colloca al 20°posto.
19° posto: «Skyfall» (2012). Una delle due produzioni britanniche entrare nella classifica dei 20 film più riusciti di tutti i tempi dal punto di vista commerciale. La terza missione di Daniel Craig nei panni dell'agente 007 ha generato un fatturato di 1,108 miliardi di dollari in tutto il mondo.
18° posto: «Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re» (2003). Il viaggio di Frodo (Elijah Wood) nella Terra di Mezzo ha generato una piccola fortuna. L'ultimo capitolo della trilogia tratta dai romanzi di ha incassato 1,119 miliardi di dollari.
17° posto: «Transformers 3» (2011). Il capitolo più riuscito della saga «Transformers» è senz'altro il terzo con un incasso di 1,123 miliardi di dollari. Del resto la sexy Rosie Huntington-Whiteley deve essere entrata a far parte del cast per una ragione!
16° posto: «Captain America: Civil War» (2016). Eroe infallibile, Captain America (Chris Evans) si trova ad affrontare grandi sfide, che vince in maniera magistrale. Questo film firmato Marvel ha guadagnato 1,153 miliardi di dollari.
15° posto: «I Minions» (2015). I piccoli aiutanti di Gru in «Cattivissimo Me», hanno eclissato (quasi) tutti nelle loro «personali» avventure. Con 1,159 miliardi di dollari di incasso, il film «I Minions» è il secondo maggior successo commerciale di tutti i tempi nella categoria animazione.
14° posto: «Iron Man 3» (2013). Robert Downey Jr. ha avuto senz'altro di che rallegrarsi. Il terzo capitolo di «Iron Man» non è stato da meno dei capitoli precedenti. Gli incassi si sono infatti attestati a 1,214 miliardi di dollari.
«Fast & Furious 8» (2017): l'ultimo capitolo al 13° posto! A tutt'oggi, l'ultimo episodio di «Fast & Furious» ha incassato 1,236 miliardi di dollari. Tuttavia, pur con un simile risultato, è soltanto il secondo più grande successo della serie.
12° posto: «Black Panther» (2018). Con un incasso che si aggira attorno ai 630,9 milioni di dollari, la pellicola, considerata il cinecomic più riuscito di sempre, negli Stati Uniti ha già spodestato dal trono gli «Avengers». Al box-office internazionale, il gruppo di supereroi di colore si colloca comunque ai piani alti della classifica. Ma è improbabile che «Black Panther» si accontenti di fermarsi a 1,237 miliardi di dollari.
«La Bella e la Bestia» (2017): l'adattamento cinematografico con attori in carne e ossa della favola dei Grimm si è rivelato un'autentica gallina dalle uova d'oro. La performance danzante di Emma Watson e Dan Stevens ha fruttato 1,263 miliardi di dollari. Una cifra sufficiente per aggiudicarsi l'11° posizione per diverso tempo?
«Frozen» (2013): l'incasso di 1,276 miliardi di dollari ha senz'altro riempito d'orgoglio i produttori della Disney. Nessun altro film di animazione ha mai conosciuto un simile successo commerciale. «Frozen» si aggiudica così il 10° posto!
9° posto: «Star Wars: Gli ultimi Jedi» (2017). L'Impero colpisce anche al box-office: Daisy Ridley e i suoi colleghi di «Star Wars» hanno permesso alla produzione di guadagnare 1,332 miliardi di dollari nel 2017.
8° film, 8° posto: «Harry Potter e i doni della morte, 2° parte» (2011). Rupert Grint (a sinistra), Emma Watson e Daniel Radcliffe hanno tutte le ragioni di sorridere. La saga di «Harry Potter» ha avuto un incredibile successo al cinema. L'ultimo capitolo è quello che ha incassato di più: 1,341 miliardi di dollari.
«Avengers: Age of Ultron» (2015): ovunque si trovino, c'è azione: armati di scudo e martello, Captain America (Chris Evans, a sinistra) e Thor (Chris Hemsworth) continuano a combattere i cattivi. Il risultato: 1,405 miliardi di dollari di incasso nei cinema di tutto il mondo e una bella 7a posizione nella classifica.
«Fast & Furious 7» (2015) si piazza in 6a posizione: la morte accidentale di Paul Walker durante le riprese ha conferito un lato tragico al settimo capitolo della saga che, con un incasso di 1,516 miliardi di dollari al box-office, è stato quindi anche il maggior successo della serie.
5° posto: «Avengers» (2012). Salvatori di fama internazionale: la prima apparizione in gruppo degli «Avengers» sul grande schermo (da sinistra a destra: Jeremy Renner, Chris Evans e Scarlett Johansson) ha incassato di 1,518 miliardi di dollari.
4° posto: «Jurassic World» (2015). Ancora più grossi, ancora più feroci, con ancora più denti e incassi ancora più alti del suo celebre predecessore «Jurassic Park». I dinosauri cattivi hanno fatto guadagnare 1,671 miliardi di dollari alla Universal.
3° posto: «Star Wars: Il risveglio della Forza» (2016). 2,068 miliardi di dollari: Daisy Ridley e John Boyega sono i protagonisti del capitolo di «Star Wars» di maggior successo di tutti i tempi. Ma se si tiene conto «dell'inflazione», la situazione è diversa. Da questo punto di vista, il primo «Star Wars», uscito nel 1977, si piazza in cima alla classifica.
«Titanic» (1997): Con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet e un transatlantico che affonda, la Twentieth Century Fox ha conosciuto enormi guadagni: ben 2,187 miliardi di dollari. Una cifra che ha permesso al film di James Cameron di rimanere a lungo al primo posto della classifica. Dodici anni dopo, lo stesso regista ha scalzato il proprio film dal podio con …
… «Avatar» (2009): un successo dovuto probabilmente alla curiosità nei confronti della tecnologia 3D, assolutamente nuova all'epoca. La prodezza tecnica di James Cameron, un pioniere nel suo genere, ha incassato 2,788 miliardi di dollari. Sam Worthington e Zoe Saldana possono oggi vantarsi di aver recitato nel film di maggior successo commerciale di tutti i tempi. Anche se, nella pellicola, li si riconosce a stento...
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