Ucraina Ucraina: Zelensky, perdiamo 60-100 soldati al giorno

SDA

1.6.2022 - 08:44

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina rappresenta il "perimetro difensivo" per il mondo contro la Russia e ciò significa che Kiev non può "cedere" territori.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina rappresenta il "perimetro difensivo" per il mondo contro la Russia e ciò significa che Kiev non può "cedere" territori.
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L'Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in una videointervista al sito di notizie americano Newsmax ripresa da CNN e Tass.

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«La situazione nell'est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto Zelensky.

Questi ha quindi spiegato che la posizione dell'Ucraina come «perimetro difensivo» per il mondo contro la Russia significa che Kiev non può «cedere» nulla. «Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità; questo è il problema», ha detto Zelensky riconoscendo che «ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra».

Commentando poi indiscrezioni dei media secondo cui Kiev potrebbe utilizzare i sistemi missilistici Himars che riceverà dagli Stati Uniti per colpire obiettivi sul territorio russo, Zelensky ha quindi sottolineato che l'Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia. «So che la gente negli Stati Uniti sta dicendo, o qualcuno alla Casa Bianca sta dicendo, che potremmo usarli (gli Himars, ndr) per attaccare la Russia. Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa. Non stiamo combattendo sul loro territorio», ha detto il presidente.

Anche in un videodiscorso sulle reti sociali, Zelensky, citato dall'"Ukrainska Pravda» ha indicato che «la situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l'epicentro dello scontro». La situazione del fronte va valutata in modo completo, non in un'area, quella più rigida e che attira maggiormente l'attenzione, ma sull'intero fronte», ha comunque sottolineato, rivendicando i successi di Kiev in altre zone del paese, da Kherson a Kharkiv.

«Abbiamo alcuni successi nella direzione di Kherson, così come progressi nella regione di Kharkiv. Le forze armate ucraine stanno frenando la pressione degli occupanti nella regione di Zaporizhzhia».

L'esercito di Kiev «rimane padrone della situazione in prima linea, nonostante il fatto che l'esercito russo abbia ancora un vantaggio significativo in termini di equipaggiamento e numero», ha aggiunto Zelensky.

Dopo il raid denunciato ieri da Kiev contro un serbatoio di acido nitrico in un impianto chimico di Severodonetsk, il presidente ha poi affermato che «data la presenza di una produzione chimica su larga scala a Severodonetsk, gli attacchi dell'esercito russo lì, compresi i bombardamenti aerei alla cieca, sono semplicemente folli. Ma nel 97esimo giorno di una tale guerra, non sorprende più che per l'esercito russo, per i comandanti russi, per i soldati russi, qualsiasi follia sia assolutamente accettabile».