Oltre gli ostacoli «Volevo sapere di cosa ero realmente capace»

tsch

17.7.2018

Quattro anni fa, Daniel Edmondson ha perso entrambe le gambe in un incidente. Ciò non gli ha impedito di contiunare ad andare sullo skateboard.

Daniel Edmondson non cerca scuse quando ricorda il momento che gli ha cambiato per sempre la vita: «È stato stupido - ha dichiarato nel 2017 in un'intervista concessa al sito «Hooping.org» -. Uno di quei momenti in cui ti dici che vuoi provare qualcosa». Alla ricerca di una buona dose di adrenalina, il ragazzo - che all'epoca, ironia della sorte, lavorava come formatore in sicurezza - ha deciso di saltare da un treno in corsa. Era il 1 febbraio 2014. 

Voleva raggiungere l'altro capo dei binari passando tra due vagoni. Ma è rimasto incastrato, è caduto ed è stato trascinato dal treno. Solo 32 metri più in là è riuscito finalmente a liberarsi. In un primo momento, l'adrenalina ha superato il dolore. Ma è quando ha cercato di rialzarsi che ha capito che le gambe erano state strappate via sotto alle ginocchia.  

Il suo amore per lo sport non è cambiato

«Avrei potuto morire, ma non è accaduto, e ho cercato di concentrarmi proprio su questo fatto», ha aggiunto il ragazzo di 35 anni. Certo, il suo corpo è cambiato dopo l'incidente, ma non il suo amore per lo sport: «Sapevo che avrei continuato a voler essere attivo, ma non sapevo esattamente in che modo - ricorda l'americano sul suo blog -. Non sapevo come me la sarei cavata con le mie protesi». 

Daniel Edmondson ha cominciato a seguire una formazione da maestro di nuoto e di giocatore di hockey. Un anno dopo l'incidente, era già risalito su uno snowboard. «Appena amputato, volevo sapere cosa ero davvero capace», spiega il ragazzo, che non ha tardato a lanciarsi di nuovo anche su uno skateboard. Membro dell'organizzazione senza scopo di lucro Adaptive Skate Kollective, oggi si occupa di sostenere le presone che si trovano nella sua stessa situazione. «Quando sento il rumore delle ruote sull'asfalto, il mio cuore comincia a battere più velocemente», ha confidato di recente al sito «Unyq.com». «È pazzesco, ma riesco a sentire le vibrazioni dello skate nei miei piedi».

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