Achille Lauro, non siamo capri espiatori
Artista in gara all'Ariston con il brano Rolls Royce
ROMA, 15 GEN - "I ragazzi ci vedono come un esempio e sicuramente noi come artisti abbiamo delle responsabilità, ma non possiamo diventare capri espiatori. Altrimenti dovremmo mettere al bando gente come Amy Winehouse o Jim Morrison". Achille Lauro, in gara a Sanremo con il brano Rolls Royce, rivendica il diritto come artista di raccontare ciò che lo circonda, droghe comprese. Una libertà di espressione che al collega Sfera Ebbasta, dopo i fatti di Corinaldo, è costata un'indagine per istigazione all'uso di stupefacenti. "Raccontiamo quello che succede. La droga esiste, nelle periferie come nel mondo dello spettacolo. Ma le persone capiscono il messaggio che mandiamo. Noi non siamo educatori e la musica ha dietro storie e persone", ribadisce Achille Lauro, che oltre a essere pronto a salire sul palco dell'Ariston con il fidato Boss Doms ha pubblicato il libro "Sono io Amleto" (Rizzoli). "Il mio brano è una piccola opera d'arte, giusto presentarla a Sanremo. Chi ha mai detto che il festival sia anti-giovani e anti-musica?".
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