Acusada, giustizia e delitto digitali
In concorso al Lido il legal-thriller argentino di Gonzalo Tobal
VENEZIA, 4 SET - Nella 75/a edizione della Mostra di Venezia in concorso tanta attenzione alla modernità, al mondo che cambia. Se Olivier Assayas in 'Doubles Vies', uno dei film più interessanti visti, ci ricorda come la nostra vita sia ormai un sorta di algoritmo, ammalata come è di digitale, di social, video, sms, whatsapp, tweet e selfie, c'è chi, come il regista argentino Gonzalo Tobal, ci porta con 'Acusada' in un thriller pieno di ritmo, che ricorda il caso Amanda Knox. Un delitto che ci mostra feste dove sono proibiti i telefonini (Range party), video sessuali postati che diventano virali e dove il delitto e il suo giudizio hanno una vita parallela sui media.
Il film, applaudito alla prima stampa, ha come protagonista Dolores Drier (Lali Espósito), una bella e giovanissima studentessa che viene accusata di aver ucciso brutalmente la sua più cara amica. Contro di lei un movente non da poco: la sua amica, Monica, ha girato e diffuso in rete un video in cui Dolores fa sesso orale con un ragazzo.
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