Cinema in luttoAddio all'attore James Earl Jones, la voce di Dart Fener
SDA
10.9.2024 - 02:56
James Earl Jones, la cui profonda voce baritonale è risuonata in film da «Guerre Stellari» a «Il Re Leone» è morto a 93 anni circondato dalla famiglia. Lo ha annunciato un portavoce senza precisare la causa del decesso.
Keystone-SDA
10.09.2024, 02:56
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Tanti i riconoscimenti, incluso un Grammy e un Golden Globe, messi però in ombra dal suo ruolo più famoso ma per il quale non era stato onorato con il nome nei titoli di coda.
A meta' anni '70 il creatore di Guerre Stellari George Lucas aveva scelto per la parte di Anakin Skywalker imprigionato nella corazza nera dopo la caduta l'imponente attore britannico David Prowse.
Aveva però deciso di affidare a qualcun altro la voce di Dart Fener. «Voleva una voce piu' scura», aveva spiegato lo stesso Jones all'American Film Institute: «In questo ho avuto fortuna».
Nessuno allora si immaginava che «Star Wars» sarebbe diventato un successo planetario e un fenomeno culturale. Jones aveva registrato la sua parte in poche ore e fu pagato appena 7.000 dollari per il primo film della serie: «Pensai allora che era un bel gruzzoletto», aveva raccontato poi.
Due decenni dopo aver dato voce al padre di Luke Skywalker, il giovane jedi intepretato da Mark Hamill che gli ha reso omaggio su X, e della principessa Leia, Jones aveva fatto lo stesso con il dignitoso Mufasa di «Re Leone.»
L'attore era nato nel 1931 nel Mississippi segregato. Il padre aveva lasciato la famiglia prima che James nascesse per fare l'attore a New York e a Hollywood (tra i ruoli, mai di primo piano, uno fu in «La Stangata»).
La famiglia aveva lasciato il Mississippi quando il ragazzino aveva appena cinque anni, un evento traumatico che lo lasciò per anni balbuziente. Jones odiava parlare a voce alta e fino al liceo aveva fatto letteralmente scena muta fino a quando un professore di poesia lo aiuto' a superare il problema incoraggiandolo a leggere versi ad alta voce.
Fu allora che James Earl Jones trovò la sua vocazione. Dopo aver frequentato l'Università del Michigan e servito come Ranger nell'Esercito americano aveva debuttato con Stanley Kubrick in «Dottor Stranamore» del 1964.
Tra gli altri ruoli di inizio carriera, fu il pugile Jack Johnson nella produzione teatrale di «The Great White Hope», poi ripresa al cinema: la parte gli fece guadagnare la seconda nomination agli Oscar per un attore africano dopo Sidney Poitier.
La strada a quel punto era spianata: Jones fu Alex Haley in «Radici», il signore della guerra Thulsa Doom di «Conan il Barbaro», un re africano in «Coming to America» cioè «Il principe cerca moglie», padre del principe Akeem interpretato da un giovanissimo Eddie Murphy, la riluttante recluta di Kevin Costner in «Field of Dreams» e l'Ammiraglio Greer in «Caccia a Ottobre Rosso».
Fu anche la voce della Cnn nel «logo» promozionale della rete recitando il «This is Cnn» con tanto di pausa ad effetto dopo il «this».
Un Oscar alla carriera nel 2012
Le sue interpretazioni gli sono valse dieci candidature agli Emmy, vincendone 3, a 5 Golden Globe vincendone uno, e a un Premio Oscar come miglior attore protagonista per il film «Per salire più in basso» mentre nel 2012 ha ricevuto l'Oscar alla carriera.
Per le sue interpretazioni teatrali, soprattutto shakespeariane, ha vinto due Tony Award.