Cinema Addio a Nathalie Delon, per lei Alain lasciò Romy

SDA

21.1.2021 - 17:36

AFP/Archives

È stata l'unica moglie di Alain Delon. L'attrice francese Nathalie Delon, protagonista fra gli altri film de «Il Samurai» di Jean-Pierre Melville, al fianco di Alain Delon, all'epoca suo marito, è morta oggi a Parigi all'età di 79 anni. Ne ha dato notizia il figlio, Anthony Delon.

«Mia madre – ha dichiarato il figlio – è morta questa mattina alle 11, a Parigi, circondata dai suoi affetti. È morta per un cancro che è stato rapido». «Sono molto triste. Mi fa sempre tanto male quando le persone che ho amato se ne vanno via», ha reagito Alain Delon. «Nathalie – ha aggiunto – è stata la mia prima donna e l'unica Madame Delon».

Il ruolo di Jane, ne «Il Samurai» del 1967 è quello che le diede la notorietà, ma poi Nathalie Delon – il suo nome era Francine Canovas, di origine spagnola nata in Marocco – girò una trentina di film. Negli anni Ottanta passò dietro la telecamera e scrisse nel 2006 un libro di ricordi.

Alain Delon lasciò Romy Schneider per sposarla nell'agosto 1964, la coppia si trasferì poi a Los Angeles dove nacque Anthony. Ma il fantasma della Schneider fu sempre presente nella relazione fra i due: «Alain – disse in un'intervista Nathalie – non mi parlava mai di lei ma di tanto in tanto vedevo nel suo sguardo un'ombra di tristezza».

Sul set de «Il Samurai» la tensione fra i due era già molto alta, il divorzio arrivò nel 1969. Nathalie andò via con il figlio, Alain cominciò la sua storia con Mireille Darc ma i due rimasero legati e il figlio, ancora un mese fa, ha postato su Instagram una foto dei suoi genitori uno accanto all'altro.

Nacque nel 1941 a Oujda, in Marocco, all'epoca sotto protettorato francese. La donna arrivò a Parigi dopo aver lasciato il suo primo marito, Guy Barthélémy, da cui ha avuto una figlia. A 21 anni, la ragazza dagli occhi verdi conobbe Delon in una discoteca di Parigi. Fu li' che si accese la fiamma del loro amore, fino alle nozze in quell'estate del 1964, nella più stretta riservatezza.

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