Musica Addio a Seymour Stein, l'impresario che scoprì Madonna

SDA

3.4.2023 - 16:48

Seymour Stein, l'impresario che scoprì Madonna, in una foto risalente al 2005
Seymour Stein, l'impresario che scoprì Madonna, in una foto risalente al 2005
Keystone

Senza di lui non ci sarebbero stati Madonna, i Talking Heads e i Ramones. Seymour Stein, l'impresario musicale che lanciò le carriere della Material Girl e di altri grandi nomi del pop e del rock è morto a 80 anni a Los Angeles dopo una battaglia contro il cancro.

Come co-fondatore dell'etichetta discografica Sire, Stein coltivò per mezzo secolo talenti dal punk al new wave, tra cui anche Lou Reed, Depeche Mode, Ice-T e i Pretenders. Negli anni Ottanta fu soprannominato il «re del pop» e continuò a volare per il mondo in cerca di nuova musica fino a quando la malattia non lo costrinse a rinunciare.

Il suo maggiore successo commerciale fu Madonna: la pop star fu ingaggiata dopo che Seymour aveva sentito una versione dimostrativa di «Everybody» mentre, nel 1982 in ospedale, si riprendeva da una operazione a cuore aperto.

L'impresario convocò la giovane cantante al suo capezzale: «Era vestita da punk come se andasse a un locale e sembrava assurdamente fuori posto nel reparto con i malati», scrisse poi Stein nel suo memoir del 2018, «Siren Song: My Life in Music», raccontando che Ms. Ciccone tagliò corto i convenevoli andando dritta al sodo: «Dammi i soldi».

Un sodalizio fruttuoso per tutti

Fu un sodalizio fruttuoso per tutti: pagata da Sire inizialmente 45 mila dollari per tre single, la popstar andò avanti a vendere oltre 64 milioni di album solo negli Stati uniti prima di mettersi in proprio nel 1992.

In seguito Stein ingaggiò nomi alternativi tra cui Regina Spektor e il duo indie pop canadese Tegan and Sara. Nel 1998 la band rock scozzese Belle and Sebastian scrisse una canzone intitolata «Seymour Stein» sulla loro decisione di non lavorare con l'impresario.

Stein ebbe una vita privata complicata: nato a Brooklyn in una famiglia di ebrei ortodossi, il produttore sapeva di essere gay fin da ragazzo, ma non poteva confidarlo a nessuno e finì per sposarsi con la allora ragazza del tempo da cui ebbe due figlie.

La coppia divorziò amichevolmente alla fine degli anni Settanta e lei, diventata agente immobiliare per clienti vip, nel 2007 fu assassinata dal suo segretario che fu condannato a 25 anni per omicidio di secondo grado.