Affinità elettive, de Waal alla Frick
L'artista di «Lepre dagli occhi di ambra» dialoga con collezione
NEW YORK, 30 MAG – La storia del grande collezionismo rivisitata attraverso gli occhi di un artista contemporaneo: Edmund de Waal, ceramista e scrittore («La lepre dagli occhi di ambra»), ha affrontato la Frick Collection con una serie di nuove sculture che, accostate ai capolavori acquistati in Europa dal magnate dell'acciaio Henry Clay Frick e dalla figlia Helen, permettono di vederle in una nuova luce.
«Affinità elettive», come nel titolo del romanzo di Goethe rivisitato da Walter Benjamin: nove installazioni in porcellana, oro, acciaio, marmo e alabastro – materiali scelti per riecheggiare quelli usati per costruire la Frick Mansion sulla Fifth Avenue e forgiati nello studio laboratorio di de Waal a South London – fanno fino al 17 novembre da contrappunto con le raccolte permanenti del museo. Nella forma e nei materiali, le sculture evocano l'esperienza visiva e la storia della collezione creata grazie alle ricchezze accumulate da Henry Frick a partire da quella che inquadra un quadro simbolo: «La Fucina» di Goya.
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