Al Jamaica le polveri di Paride Ranieri
Artista milanese espone dall'8 novembre i suoi 'frammenti'
MILANO, 5 NOV - Lo storico bar Jamaica - per decenni ritrovo milanese preferito di giornalisti, poeti e pittori - dall'8 novembre riapre le porte all'arte, con l'esposizione di Paride Ranieri, artista milanese d'ispirazione neoclassica con la passione per la china ad aria compressa e le polveri, con le quali crea le sue opere.
"Creo opere con polveri inquinanti come CO2, polveri di pneumatico, polvere di ferro e ossidi ferrosi che diventano pigmento pittorico - spiega Ranieri - Nella riduzione delle dimensioni la materia acquista più energia, si comprime si densifica e vince sullo spazio".
All'interno delle sue opere si notano elementi ricorrenti, quelli che Ranieri definisce "i frammenti", nei quali riscontra l'assenza della "totalità" e che per questo definisce dolorosi. "I frammenti sono drammatici - spiega l'artista - e con la memoria storica si cerca di ricomporre i frammenti stessi; bisogna ricomporli per dargli senso, attraverso la drammaturgia si riesce a ricomporre e a dare un valore ad un frammento".
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