Spettacolo Alberto Angela attacca il Louvre: «Dovrebbe restituire le opere sottratte»

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14.8.2018 - 16:33

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Il divulgatore scientifico torna ad affrontare lo spinoso tema delle opere italiane custodite nel famoso museo parigino: «Quando giro per quelle sale avverto un moto di fastidio».

Alberto Angela è tornato ad affrontare la spinosa questione Louvre.

Il divulgatore scientifico alle prese con le nuove puntate di Ulisse, ha rilasciato una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano in cui si leva alcuni sassi dalla scarpa e punta il dito verso il discutibile comportamento del museo francese.

«Il discorso è molto semplice» ha dichiarato Alberto Angela a Il Fatto Quotidiano.

«Se andiamo a studiare il passato, vigeva una regola molto basilare riguardo il bottino: era la fase finale, il punto di conquista, e oramai c’è una sua giustificazione storica. Però – prosegue Angela – attenzione: parliamo di una fase ben specifica, superata la quale il bottino diventa crimine».

Il commento del figlio di Piero sui cugini transalpini trasuda orgoglio italiano e pone un accento amaro sul contesto.

«Secondo me il confine giusto è la Rivoluzione francese: ciò che è successo prima è andato, è acquisito, mentre il dopo non è più accettabile nel mondo occidentale. Il Louvre è pieno di opere sottratte da Napoleone con i fucili spianati; quando giro tra quelle sale e leggo il cartellino “Campagna d’Italia” avverto un moto di fastidio profondo: vuol dire che è stata razziata».

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