Cinema Alessandro Borghi al Weird Festival: «La mia arma è la gentilezza»

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28.5.2019 - 13:15

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Grande ospite dell’evento multimediale, l’attore romano racconta la sua esperienza sul set del film «Sulla mia pelle».

Alessandro Borghi torna a parlare della morte di Stefano Cucchi: una vicenda di violenza, soprusi e mala politica, portata sul grande schermo grazie alla pellicola «Sulla mia pelle» di Alessio Cremonini.

«La mia parola del futuro è gentilezza, perché l’unica cosa che ci salverà è riconoscere l’importanza delle piccole cose ed essere disposti ad ascoltare, proprio quello che è mancato nel caso Cucchi».

«Sulla mia pelle» ha vinto il Nastro d’Argento 2019 e la performance dell’attore è stata riconosciuta con il David di Donatello 2019. Il merito del successo per Borghi va al regista e sceneggiatore del film Alessio Cremonini: «È una delle persone più incredibili che abbia conosciuto, è di un’intelligenza sterminata, la paura di fare un film che venisse poi strumentalizzato è stata abbattuta dall’incredibile sincerità delle sue parole», ha dichiarato Alessandro Borghi sul palco del Weird Festival.

Da quando ha fatto il suo debutto con «Suburra» di Stefano Sollima, Borghi è diventato uno dei volti italiani più gettonati del cinema e delle serie tv, come la nuova «Diavoli», che lo vede sul set accanto a Patrick Dempsey nella storia di finanza spietata scritta da Guido Maria Brera.

Ora che ha tastato ogni terreno, il 32enne è tuttavia sicuro del proprio giudizio: «Girare una serie è una grandissima palestra, poi quando arrivi a fare un film ti sembra una passeggiata».

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