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Spettacolo Angelina Jolie: appello per i diritti delle donne in zone di guerra
CoverMedia
30.3.2019 - 13:13
L’attrice e attivista ha parlato alle Nazioni Unite per chiedere maggiore protezione e uguaglianza per le donne che si trovano in aree del mondo dove il conflitto è all’ordine del giorno.
Angelina Jolie ha lanciato un appello ai leader mondiali affinché venga fornita maggiore protezione alle donne che si trovano in zone del mondo in perenne conflitto.
Durante un congresso delle Nazioni Unite, l’attrice e attivista 43enne ha dichiarato: «Non può esserci pace e stabilità in Afghanistan o in qualsiasi altra parte del mondo che comporti il compromettere i diritti delle donne».
«Ancor peggio è l’assistere all’impunità per i crimini commessi contro le donne e le ragazze in zone di guerra… Troppo spesso, il fatto di affrontare o meno queste violazioni dei diritti umani, non dipende dalla legge, dagli standard universali, ma da quanto i nostri governi pensino che i loro affari o i loro interessi politici in quel determinato paese possano essere influenzati».
«Fin quando metteremo quasi ogni altra questione davanti ai diritti e alla partecipazione delle donne, resteremo bloccati in una spirale di violenza e conflitto, non avremo imparato nulla e le nostre istituzioni conteranno meno di quanto dovrebbero».
Angelina lavora per l’ONU da molti anni e, nel 2012, è diventata inviato speciale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: l’impegno ha portato l’attrice premio Oscar a recarsi in zone del mondo devastate dalla guerra e in vari campi profughi.
A febbraio, la Jolie si è recata al campo Kutupalong, a Teknaf, il più grande campo profughi in Bangladesh. Angelina ha implorato la fine della violenza nello stato dove centinaia di migliaia di Rohingya, un gruppo etnico di religione islamica, sono stati costretti a emigrare dallo Stato Rakhine nel vicino Bangladesh per motivi di sicurezza.
«È stato doloroso incontrare gruppi di famiglie, che hanno solamente conosciuto persecuzione e apolidia nel corso delle loro vite e che sono stati trattati come del bestiame», ha detto la Jolie ai reporter. «Sono stati negati loro i più basici diritti umani, come la cittadinanza nel loro paese d’origine. Alcuni di loro non sanno nemmeno pronunciare bene la parola Rohingya».
Durante la sua spedizione, la star di Hollywood ha incontrato il Primo Ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina, e il Ministro degli Esteri, Abdul Momen. Il giorno seguente ha chiesto maggiore rispetto per i bisogni dei rifugiati
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