Sanremo Sanremo, Gianni Morandi e Jovanotti vincono la serata delle cover, la platea canta e balla

SDA

5.2.2022 - 12:55

Gianni Morandi con Jovanotti e il medley dei loro successi hanno vinto la serata delle cover. Sul podio Mahmood e Blanco con «Il cielo in un stanza» e Elisa con «What a feeling». L'Ariston balla e canta. La presentatrice di serata Maria Chiara Giannetta fa sorridere e commuovere con la sua storia.

La quarta sera di Sanremo è quella delle cover e dei duetti. Ma è soprattutto la serata di Jovanotti, ospite dell'ultimo minuto, che con la sua energia ha davvero fatto la fortuna dello spettacolo.

Sì, perché soprattutto grazie a lui, a Maria Chiara Giannetta, co-conduttrice per una sera, e ai numerosi ospiti che hanno accompagnato i concorrenti in gara nelle cover, il pubblico a casa e all'Ariston balla, canta in coro e si commuove.

E non poteva essere altrimenti con le cover delle canzoni iconiche degli anni '60, '70, '80 e '90 proposte. Si è passati dai grandi classici di Aretha Franklin, di Paul McCartney, di Frank Sinatra e Elton John, includendo anche Pierangelo Bertoli, Milva e Britney Spears.

La gara si apre con Noemi che si misura con una leggenda della black music, Aretha Franklin, «You make me feel like a natural woman». La scelta è davvero azzeccata per la potente voce della romana. La grande musica d'autore arriva sul palco con Giovanni Truppi che ha voluto Vinicio Capossela e Mauro Pagani per «Nella mia ora di libertà» di Fabrizio De André.

Entra in scena Maria Chiara Giannetta

La co-conduttrice di serata è Maria Chiara Giannetta, entrata nel cuore del pubblico con il personaggio della ipovedente di «Blanca», fiction di successo di Rai 1, che supera l'ansia della scala scendendola di corsa e dando lezioni di foggiano ad Amadeus, che, dal canto suo, vedendola evidentemente emozionata cerca di metterla a suo agio.

Avrà altri due momenti tutti suoi con uno sketch divertente e un monologo.

Ovazione per Beppe Vessicchio

Si riparte con la competizione e con Yuman che coraggiosamente canta «My Way» di Frank Sinatra, con Rita Marcotulli al pianoforte.

È ovazione per il maestro Beppe Vessicchio, da poco guarito dal Covid e che la cui presenza non era garantita, torna al pianoforte per accompagnare Le Vibrazioni, impegnate nella cover di «Live and let die» di Paul e Linda McCartney, con Sophie di Sophie and the Giants, band britannica che ha scalato le classifiche mondiali.

È il turno di Sangiovanni, che ha scelto di cantare «A muso duro» di Pierangelo Bertoli con Fiorella Mannoia. Le scatenate Emma e Francesca Michielin portano molta energia con «Baby One More Time», primissimo successo di Britney Spears.

Jovanotti, la sorpresa vincente

La sorpresa (davvero vincente) è Jovanotti. Energia pura, travolge l'Ariston in coppia con Gianni Morandi, per cui ha scritto il brano in gara, «Apri tutte le porte», sul medley dei loro successi, da «Occhi di ragazza» a «Penso Positivo», passando per «Un mondo d'amore» e «Ragazzo fortunato». Si balla con piacere e naturalezza in platea e, quasi sicuramente, in molte case.

Si passa poi alla musica dance anni '80 con «What a feeling» di Irene Cara, dalla colonna sonora del film campione d'incassi  «Flashdance», con Elisa accompagnata dalla ballerina Elena D'Amario, che ha offerto una prestazione plastica spettacolare, e gli auguri in video di Giorgio Moroder, autore della musica del brano che gli ha dato l'Oscar.

Achille Lauro si inginocchia davanti a Loredena Bertè e alla fine di «Sei bellissima» parte la standing ovation, che precede il ritorno sul palco di Maria Chiara Giannetta.

L'attrice con il collega (e alcuni dicono moroso) Maurizio Lastrico presenta un divertente sketch. Le citazioni di brani della storia della musica italiana diventano un dialogo tra due innamorati. Il pubblico in sala apprezza, ride e applaude.

Standing ovation per Zanicchi

Si torna alla musica con «Your Song» di Elton John, che Matteo Romano canta con Malika Ayane. Gianluca Grignani «presta» «La mia storia fra le dita» a Irama, Ditonellapiaga e Rettore presentano con grinta «Nessuno mi può giudicare» di Caterina Caselli. Tutti in piedi per Iva Zanicchi e per Milva, dopo l'omaggio della prima alla seconda con «Canzone».

Ana Mena duetta con il compagno di hit Rocco Hunt per il medley con «Il mondo», «Figli delle stelle» e «Se mi lasci non vale». Arriva poi il momento di La Rappresentante di Lista, che con Margherita Vicario, Ginevra e Cosmo presentano la cover di «Be My Baby» delle Ronettes. Massimo Ranieri e Nek portano invece sul palco «Anna verrà» di Pino Daniele.

Un momento amarcord con Jovanotti

Torna Jovanotti e arriva il momento amarcord: Lorenzo rievoca gli anni da ‹scappati di casa› dei ragazzi di via Massena, quelli di Radio Deejay, rimette Amadeus sul banco di scuola, gli assegna il compito ‹Il mio Sanremo›  e ne approfitta «Per salutare gli studenti, sono stati anni difficili anche per loro».

E recita i versi della Gualtieri: «In questi due anni ho riscoperto la poesia: riempie i vuoti, ti lascia davanti a un abisso ma riesci a non sentirti solo. E ti accorgi che risponde a domande che non ti sei neanche fatto».

Alla fine scorrono le immagini del Jova Beach Party, che tornerà a luglio: «Sarà il ritorno della bellezza e della normalità», dice Amadeus, che intanto ha finito il suo compito. È un disegno con l'Ariston, un sole a forma di cuore, tutti uniti che entrano in teatro e Amadeus afferma: «Questo è il festival della gioia e dell'amicizia vera». 

Giannetta e il monologo sul rispetto delle disabilità

Si torna alla musica con Michele Bravi con «Io vorrei, non vorrei ma se vuoi» dell'indimenticabile Lucio Battisti. È la volta poi di Mahmood e Blanco con l’eterna «Il cielo in una stanza» di Gino Paoli. Passa poi Rkomi, accompagnato dagli strumentali Calibro 35, con un mendley dei più grandi successi di Vasco Rossi.

Torna Maria Chiara Giannetta. È il momento del suo monologo, in cui parla della prorpia esperienza personale e del proprio percorso, che l'hanno portata a interpretare Blanca, una ragazza cieca che collabora con la polizia, aiutandola con le sue abilità.

Da Blanca, racconta Maria Chiara, ha imparato il rispetto per la disabilità. Nel festival dei diritti, l'attrice porta sul palco alcune persone non vedenti, «i miei guardiani», li chiama, da cui ha imparato a fermarsi, a gestire il suo tempo, a capire «che tutto quello che non conosciamo è una ricchezza infinita. Per diversi mesi mi sono messa nei loro panni e vi assicuro, ha  sottolineato visibilmente commossa, è stata una figata».

Un omaggio, non riuscito, a Raffaella Carrà

Torna la musica con Aka 7 Even e Arisa, che omaggiano lo scomparso Alex Baroni, e Hu e Highsnob e MrRain con « Mi sono innamorato di te» di Luigi Tenco.

Dopo il divertente intermezzo con Lino Guanciale, c'è Dargen D’Amico che prova a modernizzare «La bambola» di Patty Pravo, sempre nel segno del dancefloor, innestando anche testo nuovo.

È il turno di Giusy Ferreri, che dopo una lenta partenza sfodera tutte la sua potenza nel classico battistiano «Io vivrò senza te». Fabrizio Moro prova con un brano che qui vinse, gli «Uomini soli» dei Pooh. Infine arriva Tananai,  con la cover «A far l’amore comincia tu». L'omaggio alla mitica Raffaella Carrà, recentemente scomparsa, non è piaciuto ai più. 

Il podio della serata delle Cover

Si va verso la fine e viene svelato il podio: Gianni Morandi con Jovanotti e il medley dei loro successi hanno vinto la serata delle cover. Segue il duo di Mahmood e Blanco con «Il cielo in un stanza» e poi Elisa con «What a feeling».

Insomma, non solo tanta energia e diverse risate nella quarta serata, ma anche una benefica, seppur minima, rimescolata di carte per la vittoria finale prima dell'ultima serata.

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