Riflessioni Antonino Cannavacciuolo: «Sono un papà assente»

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6.5.2019 - 11:13

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Cucina e carriera: queste le priorità dello chef stellato che ammette: «Ho dedicato la mia vita al lavoro».

Nella sua ultima intervista con Domenica In Antonino Cannavacciuolo ha messo a nudo molti aspetti inediti della sua vita.

Noto per il suo carattere autoritario ma gioviale, lo chef stellato ha condiviso con Mara Venier e il pubblico da casa le fatiche imposte a sé stesso e alla propria famiglia per emergere dal coro e diventare l’esperto di cucina rispettato e ricercato che è ora.

«All’inizio ho faticato per rincorrere i miei sogni», afferma Antonino Cannavacciuolo a Leggo.

«Non lo rifarei perché a 23 anni un ragazzo deve vivere la sua vita. Ho dedicato la mia vita al lavoro e, ora che sono più libero, i vent'anni sono un lontano ricordo - dice lo Chef -. Avrei voluto studiare, girare il mondo e conoscere le cucine di altri paesi ma invece mi sono fermato a inseguire il mio lavoro».

Essere al timone di programmi come Cucine da Incubo Italia, ma lontano dalla famiglia rende Antonino molto riflessivo: «Sono un papà assente. Oggi sono qui ed è anche il compleanno di mia figlia. Ha un padre sfortunato. Nonostante tutto, la cosa più importante della mia vita è la famiglia, e niente altro».

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