Asian Film Festival, dalla Yakuza di Takashi Miike al Korean Day
In programma anche film di Lav Diaz e Kim Ki-duk
ROMA, 14 LUG – 27 anteprime, 8 film per festeggiare i 100 anni del cinema filippino, 3 cortometraggi e 10 paesi (Giappone, Corea del Sud, Cina, Filippine, Hong Kong, Taiwan, Indonesia, Malesia, Thailandia, Vietnam). Sono fra i numeri della 17/a edizione dell'Asian Film Festival alla Casa del Cinema di Roma (30 luglio – 5 agosto). Diretta da Antonio Termenini, la rassegna presenta una selezione del meglio del cinema di ricerca e indipendente asiatico, con una grande attenzione per gli esordi e i giovani registi della ricca sezione Newcomers.
Per il Giappone, nella serata di apertura viene presentato First Love di Takashi Miike, scatenato e sorprendente film di yakuza. Chiude invece il festival A Girl Missing di Koji Fukada,
storia di colpa e redenzione. Protagonista anche la saga di The Ring di Hideo Nakata con Sadako, new entry nel franchise del terrore.
In programma 8 lungometraggi provenienti dalle Filippine per festeggiare i 100 anni del cinema filippino con il meglio delle produzioni più recenti. Tra queste, The Halt di Lav Diaz, della durata di 4 ore e 40 minuti , presentato a Cannes nel 2019 e Kalel, 15 di Jun Lana, storia di un'adolescenza difficile negli slum di Manila. Sabato 1 agosto ci sarà il Korean Day, una giornata interamente dedicata al cinema sud coreano con 4 lungometraggi e un cortometraggio. Da Jesters: The Game Changers di Kim Joo-ho a Human, Space, Time and Human di Kim Ki-duk che sembra fare eco ai guai etici e giudiziari affrontati dal regista.
Da Hong Kong arriva Apart, di Chan Chit-man, profondamente legato alle tensioni nella regione con il racconto di una storia d'amore contrastata nel pieno delle proteste di piazza. Prosegue anche il lavoro che unisce tematiche LGBTQ e ricerca di un'identità locale con Tracey di Jun Li e I Miss You When I See You di Simon Chung. (ANSA).
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