Spettacolo Avicii, parla il padre: «Non è stato un suicidio premeditato»

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4.7.2019 - 13:09

Source: Covermedia

Klas Bergling non si rassegna all’idea che il figlio si sia recato nell’Oman con l’idea di togliersi la vita.

Il padre di Avicii, Klas Bergling, non crede che il figlio abbia premeditato di togliersi la vita.

Il divo della musica elettronica si è suicidato il 20 aprile 2018 durante un viaggio a Muscat a soli 28 anni. La famiglia, pur confermando l’estremo gesto, non si è mai rassegnata all’idea che il musicista si sia recato nell’Oman con il pensiero di farla finita.

Secondo Bergling, il giovane artista si è sentito sopraffatto dai troppi impegni lavorativi, che ad un certo punto «lo hanno portato a perdere il controllo».

«La nostra teoria è che non si sia trattato di un suicidio premeditato - ha dichiarato il genitore alla CNN -. È stato più un incidente nel traffico. Erano successe molte cose e tutto è confluito nella stessa stazione».

«Quando sei molto felice o estremamente felice, non pensare di essere immune all’infelicità… piccole cose possono farti precipitare nella tristezza o destabilizzare il tuo equilibrio e penso che sia andata così», ha aggiunto.

«In quanto DJ o artista sei costretto a fare delle cose che non vuoi fare e alla fine tutto ciò ruba poco alla volta una parte di te. Viaggiare, aspettare agli aeroporti, fare tardi tutte le notti: tutto ciò prende tanto dalla vita di queste persone».

Klas ha poi riflettuto sul rapporto che aveva con il figlio, Tim Bergling all’anagrafe, riuscito a diventare tra i più grandi DJ grazie a hit come Wake Me Up, Hey Brother e Levels.

«Quando si trovava in difficoltà, mi chiamava sempre. Parlavamo molto della sua visione della vita, dei suoi pensieri sulla meditazione, sull’amore. Facevamo delle lunghe chiacchierate, anche un’ora a volte, anche quando si trovava dall’altra parte dell’oceano».

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