Fuori dal tunnel Ben Affleck: «La famiglia prima della carriera»
Dopo la battaglia contro l’alcol, l’attore è dedicato principalmente ai figli e agli affetti più cari.
È la famiglia a rivestire la priorità assoluta nella vita di Ben Affleck.
Uscito dal tunnel dell’alcolismo e reduce dalla dolorosa separazione da Jennifer Garner, l’attore hollywoodiano - sbarcato su Netflix con il nuovo thriller «Triple Frontier» -, ha scelto di dedicare questa fase della sua vita principalmente ai suoi tre bambini, Violet, Seraphina e Samuel, e agli affetti più cari.
«La famiglia è di gran lunga la cosa più importante per me - ha dichiarato Affleck a La Repubblica -. Quando mi guarderò indietro sarà importante capire che tipo di padre ero, come ho cresciuto i miei figli, se sono riuscito a crescerli come persone perbene. Questa è la cosa più importante. Questo non significa che la mia carriera, il mio lavoro e il rapporto con gli altri non sia importante. Ci sono molti valori che possono convivere, ognuno stabilisce la sua, molto personale. Io so che mi devo concentrare sulla famiglia, ed è una consapevolezza che mi è arrivata a un certo punto nella vita».
«All’inizio ero così pieno di slancio - ha proseguito la star -, pensavo che se mi avessero dato una possibilità, beh avrei buttato già le porte per cambiare le cose, sentivo di avevo qualcosa da esprimere (…) Poi ho capito però che la vita non è raggiungere una serie di traguardi, ma invece costruire un'esistenza che abbia uno più scopo profondo: per me è stata la famiglia».
Nell’ultimo anno, Ben ha raccontato senza remore la sua battaglia contro l’alcol: sia per essere sincero con i suoi milioni di fan in giro per il mondo, sia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle dipendenze, per troppo tempo stigmatizzato.
«(…) È buono avere il coraggio di affrontare i tabu ed è buono che esserne capace di parlarne. Oggi si parla pubblicamente di casi di dipendenza, malattia mentale o abuso sessuale, finalmente la società e la cultura non li vede più attraverso il prisma della colpa e della vergogna, oggi le cose stanno cambiando. E più ne discuteremo e più potremo affrontarle con maggiore empatia, aiutarci gli uni con gli altri».
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