Cinema Alla Berlinale è in corsa per l'Orso d'oro una coproduzione svizzera

mp

22.1.2024 - 18:06

La giovane attrice e cantante Margherita Vicario è ora passata dietro alla macchina da presa (foto d'archivio).
La giovane attrice e cantante Margherita Vicario è ora passata dietro alla macchina da presa (foto d'archivio).
KEYSTONE

Tra i 20 film in lizza per l'Orso d'oro alla 74esima edizione della Berlinale, che si tiene dal 15 al 25 febbraio nella capitale tedesca, è stata selezionata anche una coproduzione svizzera.

Si tratta di «Gloria», che segna il debutto della regista italiana Margherita Vicario. Quest'ultima, giovane attrice e cantante, è ora passata dietro alla macchina da presa.

La pellicola, di fatto una coproduzione italo-svizzera, è sostenuta dall'Ufficio federale della cultura e dalla Ticino Film Commission (il cui scopo è promuovere il territorio cantonale come luogo per le riprese). Nel cast c'è anche l'attrice ticinese Jasmin Mattei, nonché Elio del gruppo musicale italiano «Elio e le storie tese».

Ambientato in un collegio femminile di Venezia alla fine del XVIII secolo, il film racconta la storia di Teresa, una giovane donna che sfida l'ambiente circostante con un nuovo straordinario brano musicale.

L'anno scorso due film

L'anno scorso, il lungometraggio svizzero «Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste» – attualmente alle Giornate di Soletta – e «Le grand chariot» – la cui fotografia era stata firmata dal ticinese Renato Berta – erano stati selezionati per un Orso d'oro.

Jenna Hasse di Losanna, tra i tredici film e coproduzioni svizzeri selezionati in tutte le categorie, aveva ottenuto una menzione speciale nella categoria «Generation Kplus» per il suo primo lungometraggio, «L'amour du monde».

Nel 2022 selezionate 11 pellicole svizzere

Nel 2022 undici pellicole svizzere erano state selezionate per la Berlinale, fra cui due in corsa per l'Orso d'oro, ovvero «La ligne» di Ursula Meier e «Drii Winter» di Michael Koch.

E tre film era stati premiati: «Drii Winter» aveva ricevuto una menzione speciale dalla giuria; Cyril Schäublin aveva vinto il premio per la migliore regia nella sezione «Encounters» e la coproduzione svizzera «A vendredi, Robinson», della regista Mitra Farahani, aveva ottenuto il premio speciale della giuria nella medesima categoria.

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